![Sinner in conferenza](https://www.blitzquotidiano.it/wp-content/uploads/2025/02/Sinner-blitzquotidiano.it-07022025-1024x683.jpg)
Sinner, c'è un altro caso: la vicenda è clamorosa (Screen Youtube Australian Open) - Blitzquotidiano.it
Per Jannik Sinner c’è un’altra vicenda con cui fare i conti e che tira in ballo anche aspetti legali: il caso sta tenendo banco
Non c’è soltanto il caso clostebol a tenere banco per Jannik Sinner. In attesa di tornare in campo a Doha, nell’ATP 500 che inizierà il 17 febbraio, il numero 1 del tennis mondiale fa i conti con un’altra vicenda che lo vede protagonista suo malgrado.
Questa volta però il campione altoatesino non ha nessuna accusa da cui difendersi, anzi sta dall’altra parte della barricata, nella veste di accusatore, decisamente più ‘buono’ rispetto alla Wada che ha chiesto la mano pesante nei suoi confronti. Lasciando da parte il Tas di Losanna e il verdetto che arriverà ad aprile, la questione di cui si dibatte in questi giorni riguarda delle bottiglie di vino che sono state donate in omaggio proprio all’atleta a Natale.
Vino che fin dall’imbottigliamento ha suscitato polemiche ed ora sembra che sia arrivata la parola fine all’intera vicenda. Il legale del tennista, infatti, ha scritto al Comune di Manduria (da dove è partito l’omaggio) per chiarire che per quel che riguarda il Rosso Jannik, bottiglie di primitivo che ora sono bloccate al Comune di Sesto Pusteria, c’è stato un utilizzo non autorizzato dell’immagine di Sinner.
Sinner e il caso del vino di Manduria: niente causa
Sinner però ha voluto mettere fine all’intera questione, con il legale che ha rassicurato il Comune di Manduria: non ci sarà nessuna azione legale, a patto però che non sia più sfruttata l’immagine del campione di tennis.
![Le bottiglie del Rosso Jannik](https://www.blitzquotidiano.it/wp-content/uploads/2025/02/vino-blitzquotidiano.it-07022025.jpg)
Nella vicenda, i produttori si erano difesi spiegando che le 73 bottiglie prodotte non erano destinate alla vendita, ma dovevano semplicemente essere un dono, un simbolo del gemellaggio tra Manduria e Sesto Pusteria.
Ora l’unico aspetto che resta ancora da risolvere è quello legato ai produttori del Primitivo ed in particolare del Consorzio di tutela, secondo cui le bottiglie non possedevano la fascetta di tracciabilità doc o docg che è obbligatoria. Tra l’altro sono stati anche avanzati dubbi sull’originalità della provenienza vino contenuto.
La vicenda dunque può considerarsi già chiusa, un altro capitolo che riguarda Sinner che arriva al suo epilogo senza particolari complicazioni. Ovviamente, dal punto di vista sportivo, c’è molta più attenzione sull’altra vicenda che terrà banco ancora per qualche mese. È per il caso doping che si spera che l’epilogo possa essere davvero senza particolari complicazioni per il numero 1 al mondo.