Per Jannik Sinner la polemica è continua: insulti senza precedenti per una donna, le accuse sono senza senso
Infuria la polemica. Jannik Sinner è diventato un argomento divisorio, almeno in Italia. Pronunci il suo nome e arriva subito la discussione: da una parte chi si schiera con il tennista, lo difende dalle accuse. Dall’altro chi, invece, si traveste da giudice inquisitore, passa al setaccio la sua vita privata e sportiva, alla ricerca di un capo d’accusa che se non c’è si inventa di sana pianta.
È stato così fin da quando si è capito il valore del 22enne altoatesino, dal momento in cui il suo talento è apparso chiaro a tutti. Ecco allora arrivare le polemiche per il no alla Coppa Davis, che poi ci ha fatto vincere però, con tanto di accuse sul suo non ‘sentirsi italiano’. Ma non basta: così la sue sconfitte – che pure nello sport fanno parte del gioco – diventano pretesto per discussioni infinite. Come i suoi infortuni.
L’ultimo soprattutto: la tonsillite che lo ha costretto a rinunciare alle Olimpiadi è diventata argomento di rilevanza nazionale. Improvvisamente tutti gli italiani sono diventati medici capaci di discettare sulla gravità del malanno che ha colpito Sinner, fino ad arrivare ad individuarne le cause. O per meglio dire la causa, perché per molti – forse troppi – il problema del numero 1 al mondo ha un nome e un cognome: Anna Kalinskaya.
Sinner, polemica infinita: Anna Kalinskaya sotto accusa
Il dispiacere della Kalinskaya per il forfait di Sinner alle Olimpiadi non basta a chi di professione fa il giudice social, inflessibile quando si tratta di accusare e in alcuni casi anche insultare un personaggio famoso. La 24enne tennista russa in Italia lo è diventata soprattutto per la sua relazione con Sinner e chissà se si sarebbe mai aspettata di diventare vittima di una vera e propria caccia alle streghe.
È lei la colpevole del ko a Wimbledon, con Sinner che avrebbe ‘perso tempo’ a vedere le sue partite. È soprattutto lei la causa del malanno che gli ha impedito di essere alle Olimpiadi: la vacanza in Sardegna è diventata la prova inconfutabile del ‘reato’, la colpa impossibile da espiare.
Una campagna di denigrazione verso la Kalinskaya e la sua relazione con Sinner che ha fatto scalpore anche in Russia, dove l’ex tennista Svetlana Kuznetsova parla di “odiatori” che hanno accusato la connazionale per l’assenza olimpica del fidanzato. Una polemica “senza senso” come ha detto lei stessa, ma che ormai sta accompagnando da mesi la carriera di Sinner e da qualche settimana anche la vita dell’incolpevole Kalinskaya.