Per Jannik Sinner si avvicina il ritorno in campo ma intanto c’è un rischio che il numero 1 al mondo corre: deve stare attento.
L’assenza alle Olimpiadi “mi ha spezzato il cuore“. Jannik Sinner ha parlato per la prima volta dopo il forfait a Parigi e lo ha fatto alla vigilia dell’inizio del torneo di Montreal, quell’ATP 1000 che lo scorso anno lo lanciò verso la vetta del tennis mondiale. La delusione per non aver potuto competere per l’oro con l’infinito Djokovic resterà ancora a lungo.
Ma è arrivato il momento di continuare una carriera che regalerà altre gioie al 22enne di San Candido. Del resto proprio la vittoria olimpica del serbo, attivata a 37 anni, dimostra che di tempo per recuperare non mancherà per il tennista italiano. Per le prossime Olimpiadi però c’è da aspettare quattro anni, mentre il presente parla del Masters 1000 canadese e di un rischio che Sinner deve evitare a tutti i costi.
Questione di ranking per l’altoatesino che dovrà ora difendere il primato nella classifica dei migliori tennisti al mondo. E per farlo avrà solo una strada: vincere. Non riuscirci in Canada potrebbe avvicinare pericolosamente i rivali. Questo perché lo scorso anno Sinner trionfò all’ATP nordamericano, il suo primo Masters in carriera, portando in cascina 1000 punti che ora saranno azzerati.
Questo ha un significato particolare nel ranking: Sinner affronta il torneo con 9570 punti, di cui mille conquistati proprio in Canada lo scorso anno. Ciò vuole dire che anche soltanto arrivare in semifinale significherebbe perdere 600 punti rispetto al bottino attuale. Nella malaugurata ipotesi, invece, che arrivasse un’eliminazione al secondo turno (il primo lo salterà) i punti persi sarebbero ben 970, facendo scendere Sinner a quota 8600.
Una cifra che avvicinerebbe pericolosamente Djokovic che è a 8460 punti e, come lo scorso anno, non parteciperà al torneo, così come non ci sarà Alcaraz. Questo significa che il suo punteggio resterà invariato e potrebbe accorciare in maniera pericolosa sull’attuale leader della classifica. In arrivo poi c’è un altro ATP 1000, quello di Cincinnati, dove però la situazione si capovolgerà: nel 2023, infatti, Djokovic trionfò in finale su Alcaraz, mentre Sinner uscì ai sedicesimi.
Potrebbe quindi essere un altro crocevia fondamentale per la corsa al numero 1, in attesa dell’appuntamento più importante: gli US Open, ultimo Slam dell’anno che lo scorso anno vide trionfare ancora Djokovic con Alcaraz fuori in semifinale e l’italiano agli ottavi. Situazione ancora favorevole a Sinner, che deve però andare più avanti possibile in Canada per evitare qualsiasi rischio.
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