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Sinner choc: la notizia appena arrivata è gravissima

Per il numero uno al mondo c’è ancora un problema da affrontare e anche questa volta l’italiano spera di superarlo senza conseguenze

Ci sarà Jannik Sinner alle ATP Finals di Torino. Non che ci fossero grandi dubbi, ma il virus che lo ha colpito prima del Parigi-Bercy e lo ha costretto a saltare l’ultimo Masters 1000 dell’anno imponeva cautela.

Ora però il numero 1 al mondo ha superato i test svolti al J-Medical, il centro medico della Juventus dove si appoggia in occasioni come queste, e ha avuto la certezza di poter essere presente a partire dal 7 novembre all’appuntamento che vede protagonisti i migliori otto tennisti dell’anno. Sinner ovviamente partirà da grande favorito, nessun dubbio su questo considerando la continuità mostrata durante tutta la stagione. I numeri sono sicuramente dalla sua parte con 2 Slam vinti, 3 Masters 1000 portati a casa e altri 2 ATP 500, oltre al Kings Six Slam, torneo d’esibizione che si è svolto in Arabia Saudita.

Un ruolino di marcia che ha consentito a Sinner di portare a casa un montepremi superiore ai 16 milioni di euro, cifra ulteriormente migliorabile da qui a fine stagione proprio grazie alle Finals. C’è, ovviamente, anche l’altro lato della medaglia che corrisponde alla bufera doping che lo ha investito e che è ancora lontana dall’essere chiusa.

Sinner, il caso doping non si spegne: “Poco buon senso”

A tornare sulla vicenda clostebol e su quel che potrebbe accadere con la decisione del Tas di Losanna è il telecronista di Eurosport Massimiliano Ambesi che ha parlato a Oasport proprio di quel che accadrà a Sinner e dell’intero caso.

Sinner saluta i tifosi all'arrivo all'hotel a Torino
Sinner, il caso doping non si spegne: “Poco buon senso” (ANSA) – Blitzquotidiano.it

Una vicenda in cui c’è poco buon senso – ha affermato – e nella quale è difficile capire che scenario ci sarà“. Ambesi evidenzia che diverse figure stanno prendendo posizione contro la Wada e che la decisione può arrivare dopo gli Australian Open. Proprio a tale riguardo, il telecronista puntualizza: “Ci sarebbe una via abbreviata, ma la può chiedere solo Sinner: gli avvocati di Sinner non l’hanno chiesta e quindi non si farà. I tempi potrebbero anche essere più lunghi di quel che si sta scrivendo“.

Dovesse andare realmente così per il tennista italiano sarebbe una situazione ancora più difficile da reggere, visto che dovrebbe continuare a giocare con il tarlo della possibile squalifica nella testa. Il tutto per essere stato contaminato da una sostanza che non dà alcun vantaggio in campo: “C’è questa fobia del niente – conclude Ambesi –, tutto questo deve portare a rivedere la normativa antidoping“.

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