Sinner è pronto al debutto californiano di Indian Wells. Data da segnare: venerdi 8 marzo, nella serata italiana, Jannik fa il suo esordio contro l’australiano Kokkinakis, numero 99 ATP. Sinner ha vinto tutti e 3 i precedenti incontri, 2 sul cemento e 1 sulla terra di Roma l’anno scorso. Parte la caccia al n. 2 del ranking mondiale. Jannik torna a un Masters 1000 dopo la vittoria in Australia. Ha detto: ”Ci sono punti importanti per il ranking ma la cosa più importante rimane sempre migliorarmi come tennista”. Dopo i primi 2 mesi del 2024 a dir poco trionfali Sinner inizia la parte più importante della stagione dal deserto della California dove lo scorso anno ha iniziato la sua ascesa verso le posizioni che contano del ranking mondiale. Ha aggiunto: ”Sono contento di essere qui, in uno dei tornei più importanti del calendario. È bello avere un bel feeling con la folla e spero di far vedere del bel tennis anche qui. Non si è mai sicuri di poter conquistare questi traguardi, specialmente quando sei più giovane, sognando di fare il tennista professionista. Non avrei mai pensato di diventare così forte. Provengo da una famiglia più normale; e dove sono cresciuto si praticano di più gli sport invernali. Ho sempre e solo cercato di migliorare, naturalmente ci sono certi momenti in cui ci si rende conto di poter fare una buona carriera, ma ora ho un approccio diverso, so di potercela fare. Tuttavia soltanto 3 anni fa la situazione era completamente diversa: sapevo di poter giocare un buon tennis e di poter competere con i migliori al mondo. E questa per ora è la cosa più importante”.
Il momento d’oro del tennis italiano
Che sia un momento d’oro, un momento che sembra non finire mai, lo ha detto alla vigilia del torneo californiano Paolo Bertolucci. L’ex Ct della nazionale dopo le meraviglie di Sinner, ha sottolineato la prima vittoria del giovane Darderi e le belle prestazioni dei nostri doppi. Ha detto: ”Stavolta è toccato alle donne portare in alto il tricolore con lo splendido successo di Jasmine Paolini nel WTA 1000 di Dubai. Sono tanti i fattori di questo momento storico degli azzurri, ma non c’è dubbio che la spinta più importante sia venuta dai trionfi di Sinner, dalle ATP Finals in poi. Chiamiamolo pure effetto Jannik, un trascinamento verso l’alto di tutto il movimento che era senza dubbio pronosticabile”. Bertolucci in estrema sintesi ha così riassunto: ”Il trionfo di Jasmine Paolini e l’esempio di Jannik Sinner confermano un principio importante: l’etica del lavoro vale quanto il talento”.
Il duello con Alcaraz vale il n.2 mondiale
Sinner e Alcaraz potrebbero affrontarsi in semifinale se saranno bravi a rispettare il proprio blasone. Se si verificasse questo appuntamento è una sorta di resa dei conti: diventerebbe la loro ottava sfida (più un’altra in Challenger) quando erano ragazzini. Servirebbe a decidere il n.2 del mondo. Carlitos lo conserverebbe, Jannik invece concretizzerebbe il sorpasso ai danni dell’amico-rivale. Ma al secondo posto punta anche il russo Medvedev, impresa per lui tutt’altro che facile dovendo vincere il torneo e sperare che i giovani Sinner e Alcaraz si fermino entrambi prima dei quarti.