Tra le tante vicissitudini di questo periodo per Sinner, si registra un episodio quantomeno particolare: le ultime dichiarazioni
Ne ha viste davvero di tutti i colori Jannik Sinner, soprattutto in quest’ultimo periodo, ma questa forse non se l’aspettava davvero.
Il numero 1 al mondo si sta godendo il meritato riposo dopo le fatiche americane: vittoria a Cincinnati e, soprattutto, successo agli Us Open battendo in finale l’americano Taylor Fritz. Il tutto con il peso del caso doping e le polemiche seguenti che lo hanno accompagnato. Una situazione particolare che Sinner ha condiviso con la sua fidanzata, Anna Kalinskaya, riapparsa al suo fianco proprio nello slam americano.
Tifo, abbracci ed anche un bacio in pubblico dopo la conquista dell’ambito trofeo a smentire le voci che già parlavano di una rottura tra i due. Ma la finale degli Us Open non è stata soltanto rose e fiori per Sinner che ha dovuto fare i conti con un disturbatore particolare che non è riuscito però a completare la sua missione: far innervosire il tennista italiano. È insolita la rivelazione fatta da Travis Kelce, giocatore di football americano (milita nei Kansas City Chief) e fidanzato di Taylor Swift. I due erano presenti in un box dell’Arthur Ashe, ma il comportamento dell’uomo non è stato certo dei migliori.
Sinner, Kelce confessa: “Volevo disturbarlo”
La coppia ha assistito al match all’interno di un box dell’Arthur Ashe Radium e Kelce si è reso protagonista di un comportamento fin troppo esuberante, come ha ammesso lui stesso.
Nel corso di un podcast insieme al fratello Kason, Kelce ha raccontato quanto fatto durante la finale tra Sinner e Fritz. “Ho provato a dare fastidio a Sinner, a disturbarlo per farlo innervosire“. Missione evidentemente fallita visto la prestazione dell’italiano in finale che non ha mai dato l’impressione di poter subire il gioco dell’americano.
Kelce, invece, ha provato a giocare un ruolo nella decisiva partita, fallendo però il colpo: “Era la mia secondo partita di tennis che vedevo. C’era molto silenzio e veniva voglia di dire qualcosa”. Dai pensieri ai fatti, il passo è stato fin troppo breve: “Non sono una persona tranquilla, non sto mai calmo – la riflessione di Kelce –. Per tutto il tempo volevo infastidire il numero 1 al mondo, volevo dare una mano a creare il fattore campo“.
Kelce però aggiunge di non essere andato oltre e di essersi comportato bene: “Mi sono scatenato soltanto durante le pause del match quando c’era la musica a tutto volume“. Il suo intanto è comunque miseramente fallito con Sinner che ha dominato dal primo all’ultimo game ed è portato a casa il trofeo.