Dopo gli Australian Open per il numero uno al mondo arriva un nuovo ribaltone: è appena successo, tutti i dettagli
In campo per conquistare il suo terzo titolo slam. Sinner sta affrontando in questi minuti Zverev con l’obiettivo di replicare il successo dello scorso anno. Numero uno al mondo contro numero due, la sfida che rappresenta una sorta di super finale per decidere chi inizierà questo 2025 con il piede giusto.
Sicuramente lo ha fatto Sinner, capace di arrivare ancora una volta alla finale di uno slam, nonostante le condizioni non perfette, sia fisiche che mentali. È ancora sotto gli occhi di tutti il malore accusato durante la sfida degli ottavi di finale contro Rune, così come si fa fatica a dimenticare che da qui a qualche mese l’italiano sarà giudicato per la positività al doping. La Wada con il suo ricorso ha chiesto la squalifica da uno a due anni del campione altoatesino, una situazione che non fa stare tranquilli i suoi tanti tantissimi tifosi.
Ma c’è anche un altro aspetto che è uscito fuori proprio durante le due settimane di Melbourne. Si tratta dell’addio di Cahill: il coach, insieme a Vagnozzi protagonista della consacrazione di Sinner, ha già fatto sapere che questo sarà il suo ultimo anno da allenatore. L’italiano quindi dovrà scegliere un altro coach, non certo una decisione semplice e sulla quale – nonostante ci siano ancora molti mesi di tempo – già si sta riflettendo.
Intanto arriva un nuovo ribaltone proprio su questa questione, con l’ex stella del tennis che mette in chiaro la sua disponibilità ma soltanto a certe condizioni.
Sinner, McEnroe si propone: coach part-time
John McEnroe, intervistato dal Corriere della Sera, ha parlato anche dell’ipotesi di essere lui il nuovo coach di Sinner. Una possibilità che non scarta, anche se soltanto a determinate condizioni. Quali: quelle di non dedicarsi tutto l’anno al campione italiano.
“A tempo pieno non lo farei, vorrebbe dire restare fuori di casa 35-40 settimane l’anno e non fa per me. Se fosse un impegno part-time, perché no?” Queste le parole di McEnroe sull’ipotesi di allenare Sinner il prossimo anno. L’ex campione ha poi aggiunto: “Jannik ha un anno davanti per scegliere e riorganizzarsi. Farà colloqui con Ivanisevic, Ljubicic, con chi crede“.
Una scelta difficile ma che non rappresenterà un problema sulle prestazioni del campione di San candido: “Per la mentalità che ha, escludo che l’addio di Cahill possa condizionarlo – afferma convinto lo statunitense – . Hanno lavorato insieme più di tre anni, sentire una voce nuova gli farà solo bene“.