Fenomeno Sinner anche sulla terra rossa di Montecarlo. Il debutto nel prestigioso torneo del Principato è stato semplicemente sontuoso. Vittoria limpida arricchita da prodezze tecnico-atletiche di puro spettacolo. Pubblico in visibilio. Battuto Sebastian Korda in due set: 6 1, 6-2. Pratica sbrigata in meno di 90 minuti. Jannik ha vinto esattamente in un’ora e 14 minuti, intervallo compreso. Vittoria n.23 su 24 incontri. Allo statunitense, n.27 del mondo, figlio d’arte di genitori cechi (papà Petr è un ex n.2 del mondo) ha concesso solo tre game. Sedicesimi del Masters 1000 archiviati con “calma dominante” (copyright telecronisti Sky). Ora agli ottavi affronterà (giovedì 11) il tedesco Lennard Struff, 33 anni, granatiere di 1,93, professionista dal 2008, n.25 del ranking mondiale; ha un buon rovescio a due mani e ama giocare sulla terra rossa. Sinner e Struff si sono affrontati una sola volta ad Indian Wells; vittoria di Jannik i due set (6-3, 6-4).
Sinner, test superato sulla terra rossa
C’era qualche timore alla vigilia del match con Korda circa i tempi di adattamento di Sinner su una superficie poco congeniale alle caratteristiche del suo gioco sublimato sul cemento di Miami. Ed invece tutto è filato liscio. Anzi ne è uscito poco più di un allenamento: Sinner ha dominato negli scambi lunghi. Primo set chiuso in 38 minuti. Nel secondo set l’azzurro ha regalato alla platea (44% di italiani) anche un “ace” ad oltre 200 km/h. Alla fine consueto rituale: baci e abbracci con l’avversario, elogi distribuiti con grazia, ringraziamenti e sorrisi al pubblico. Ovazioni da Maracana ai tempi di Pelé.
Le parole di Jannik
Le parole di Jannik Sinner? Misurate, come sempre. Dopo aver reso omaggio allo statunitense (“Io e Sebi abbiamo un gioco simile”) si è detto soddisfatto del sua prestazione (“mi sono mosso abbastanza bene”). Poi ha aggiunto “Ogni anno è dura venire qui e fare buone prestazioni, ma sono contento di come ho giocato oggi”). L’Italia va agli ottavi con tre giocatori: Sinner, Musetti e Sonego.