Per Jannik Sinner si avvicina il ritorno in campo, superata la tonsillite la sua presenza in Canada fa discutere.
Sinner è tornato. Ad allenarsi per ora, pronto a riprendersi la scena tennistica in Canada. Lo attende il Masters 1000 di Montreal, appuntamento importante per la classifica visto che lo scorso anno vinse. Ci sono quindi i mille punti da difendere, ma soprattutto le critiche da zittire dopo il suo forfait olimpico. Il tennista riparte da dove tutto ha avuto inizio: con la vittoria in Canada è cominciata la scalata dell’altoatesino al vertice del tennis mondiale.
Qui ha vinto il suo primo ATP 1000, poi non si è più fermato, conquistando anche il suo primo Slam in Australia e quindi il numero 1 del ranking che ancora detiene. Successi in serie che lo hanno portato in prima pagina, attirando su di sé le attenzioni di tutti, complice anche la sua relazione con Anna Kalinskaya. Attenzioni positive, ma anche molte, troppe critiche.
L’ultima settimana è stata di fuoco per Sinner, messo sotto accusa per aver saltato le Olimpiadi a causa di una tonsillite. Un problema di salute, non il primo per lui che ha dovuto rinunciare anche gli Internazionali d’Italia per un infortunio, che è diventato oggetto di dibattito su giornali e social. La scia delle polemiche continua ancora oggi e anzi è stata nuovamente alimentata proprio dall’arrivo in Canada.
Dopo giorni di silenzio, Sinner è tornato a farsi sentire tramite social annunciando il suo ritorno agli allenamenti e contemporaneamente la sua presenza in Canada per il Masters 1000. La tonsillite è ormai un brutto ricordo ed è proprio la guarigione rapida del tennista ad aver acceso ulteriormente le polemiche.
C’è così chi parla di ‘miracolo’, chi si chiede se non avesse potuto giocare i primi turni olimpici anche in difficoltà fisica e chi mette in dubbio che la sua sia stata soltanto una scelta dovuta alla salute. “Montreal è sicuramente più redditizia di Parigi” uno dei commenti che compaiono sotto il post con cui Sinner ha annunciato il suo ritorno.
A 10 giorni di distanza dalla rinuncia al torneo a cinque cerchi, la sua decisione continua a far discutere e il ‘processo’ a cui è sottoposto non sembra avere fine. Potrebbe concludersi con il ritorno alla vittoria del numero 1 al mondo, ma c’è da scommetterci che anche in quel caso qualcuno troverebbe qualcosa da ridire. Ma sicuramente per lui sarebbe più dolce ascoltare le polemiche con un nuovo trofeo in bacheca.