Per Jannik Sinner i risultati non cancellano le preoccupazioni: scatta l’allarme, non può più nasconderlo ormai.
Il ritorno di Jannik Sinner. Le polemiche zittite con il metodo dei campioni: la vittoria. Il torneo di Cincinnati, un Masters 1000 dove l’altoatesino non aveva mai fatto bene, ha scacciato via le tante discussioni delle ultime settimane, caratterizzate dall’assenza alle Olimpiadi per la tonsillite e dal ritorno in campo non buono a Montreal. Proprio in Canada Sinner è tornato ad avvertire il problema all’anca che lo aveva già costretto a saltare gli Internazionali d’Italia.
Alimentando i dubbi sulla sua effettiva capacità di restare a lungo al vertice del tennis mondiale. Il fastidio accusato durante il match contro Rublev a Montreal ha acceso la preoccupazione sulle condizioni di Sinner, allarme che ora è risuonato ancora più forte nonostante i risultati a Cincinnati, dove il numero 1 al mondo è riuscito ad arrivare fino in fondo.
Garantendosi così – visti i risultati anche dei rivali – di restare al vertice del ranking anche dopo gli Us Open. Una buona notizia che per si accompagna a dichiarazioni che non lasciano affatto tranquilli: Sinner non lo ha potuto nascondere e ha dovuto ammettere tutto.
È ancora una volta il problema all’anca ad agitare i sonni dei fan di Sinner, preoccupati di non poter vedere il loro beniamino al massimo della forma nell’ultimo Slam dell’anno. Ne ha parlato lo stesso Sinner dopo la semifinale vinta su Alexander Zverev al Masters 1000 di Cincinnati. Anche questa volta l’italiano durante il match ha accusato qualche dolorino e nel post gara ha voluto affrontare l’argomento in maniera più dettagliata rispetto al passato.
“A volte sento qualcosa – l’ammissione del 22enne che può far scattare l’allarme – devo capire bene di cosa si tratta“. Secondo il tennista il problema è di tipo diverso da quello accusato in passato ed è per questo che ora si sottoporrà ad accertamenti: “Non voglio correre il rischio di peggiorare la situazione prima degli Us Open. Farò degli esami dopo Cincinnati“.
Certo, a pesare ci sono anche i molteplici impegni ravvicinati, anche se Sinner spiega che “mettere tante ore nelle gambe non è un male“. Ora però servirà capire bene perché “arrivare nelle migliori condizioni a uno Slam è importante“. New York è alle porte e Sinner, nonostante il fastidio all’anca, non ha alcun dubbio che sarà al massimo della condizione. “Prima degli Us Open ci saranno sei giorni: ci arriverò al 100%“, la frase che può tranquillizzare tutti.
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