Jannik Sinner affronta a suo modo il caso doping e deve fare i conti con la sentenza che non lascia possibilità di appello
Bianco o nero. Quando c’è il doping di mezzo le vie di mezzo non sono accettate e non devono essere accettate. Così dovrà andare anche per il caso Sinner, con il tennista italiano risultato positivo al clostebol durante il torneo di Indian Wells a marzo 2024.
La vicenda è ormai nota con la Itia che ha scagionato, al termine di una lunga indagine andata avanti per mesi, il numero 1 al mondo. Nessuna squalifica con Sinner che ha potuto tirare un sospiro di sollievo e ha preso gli ovvi provvedimenti dopo quanto accaduto, licenziando il preparatore atletico Ferrara e il fisioterapista Naldi, i due membri dello staff che hanno causato la positività.
Il ricorso presentato dalla Wada però ha tenuto aperto il caso ed ora si attende che il Collegio arbitrale nominato dal Tas di Losanna si esprima sulla vicenda, mettendo la parola fine. Tutto accadrà non prima di febbraio 2025, al termine di un processo che prevede una nuova indagine: il rischio per Sinner, nel caso in cui i giudici dovessero ribaltare il verdetto dell’Itia, è una squalifica di 1 o 2 anni.
Proprio il Tas, in cui caso che per certi versi era simile a quello che riguarda l’italiano, ha condannato la Halep a nove mesi di squalifica, una sentenza le cui motivazioni hanno fatto un po’ preoccupare i tifosi del campione di San Candido. Proprio sul caso Sinner arriva ora una sentenza che non sembra lasciare margini a giudizi di altro tenore.
È il ministro dello sport Andrea Abodi ad esprimere il suo giudizio su quel che succederà per Sinner con il ricorso della Wada.
L’ex presidente della Lega Serie B ha le idee chiare: “Sinner ha dimostrato già la sua innocenza – le sue dichiarazioni-. L’Itia lo ha certificato e lo ha confermato. Mi auguro che la Wada arrivi alle stesse conclusioni“. Sinner assolto è quello che Abodi si augura, una speranza che il ministro dello sport motiva così: “Jannik è di una trasparenza assoluta, cristallina. Ha anche preso la decisione corretta di allontanare persone che avevano tradito la sua fiducia“.
In aggiunta a ciò, Abodi ricorda che la sostanza proibita è stata rinvenuta in quantità infinitesimali “che non determinano nulla“. Proprio per questo la sua convinzione è che “di questo se ne terrà conto“, arrivando così ad un’altra assoluzione piena per Sinner. Quello che tutti i tifosi italiani si augurano.