Non ancora smaltita la delusione olimpica, Jannik Sinner fa i conti con le polemiche sul suo conto: il giudizio è una vera batosta
Chissà se a guardare la cerimonia di inaugurazione o le prime gare, gli sarà venuto un po’ di magone. Jannik Sinner era tra i più attesi per i tornei di tennis parigini, ma la ormai nota tonsillite gli ha impedito di essere in Francia per le Olimpiadi.
Capitolo chiuso, anche se resta l’eco delle tante polemiche che hanno fatto seguito alla decisione del numero 1 del ranking mondiale di non prendere parte al torneo a cinque cerchi. Polemiche pretestuose: dal poco attaccamento all’Italia alla relazione con Anna Kalinskaya che per qualcuno cela un pericolo da evitare, un eccesso di attenzione e pressione con il quale il 22enne di San Candido deve imparare a convivere.
Del resto se si è tra i più forti al mondo in uno sport planetario come il tennis, non deve sorprendere l’attenzione mediatica su di sé, così come non può rappresentare una sorpresa essere giudicato sempre e comunque. Dalla vita privata a quella sportiva, non c’è aspetto delle giornate di Sinner che non passi sotto la lente d’ingrandimento. Inevitabile quindi essere alle prese con giudizi più o meno positivi e ce n’è uno arrivato da un ex tennista italiano che non potrà fare piacere allo stesso Sinner.
A parlare di Sinner e a fare un paragone con un altro giovane che ha conquistato il vertice del tennis mondiale è Paolo Cané, ex tennista italiano, attivo tra gli anni ’80 e ’90, con il 26esimo posto come miglior ranking in carriera.
L’ex tennista bolognese su ‘Il Mattino’ si sofferma sul duello tra Sinner e Alcaraz, i due protagonisti assoluti in questo momento e probabilmente anche in futuro. Ne è convinto anche Cané secondo cui si sentirà parlare della sfida Alcaraz e Sinner per i prossimi dieci anni.
Lo spagnolo però avrebbe qualcosa in più: “Secondo me Sinner è indietro leggermente come gioco – le sue dichiarazioni –. Alcaraz ha molte più variazioni e trova sempre la giocata giusta al momento giusto: discesa a rete, accelerazioni, slice di rovescio“.
Insomma, uno spagnolo che sarebbe un passo avanti rispetto all’italiano, anche se Cané non manca di sottolineare che “Sinner è il numero 1 al mondo. Quest’anno ha perso pochissime partite e merita di essere il numero 1“.
Così ha tutto per poter competere con il rivale, un duello che – conclude l’ex tennista bolognese – “può essere paragonato a quello tra Bjorn Borg e John McEnroe o tra Roger Federer, Novak Djokovic e Rafael Nadal“. Paragoni importanti per Sinner che deve dimostrare di essere il vero numero 1 al mondo.
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