Tennis, ottavi ad Indian Wells: alle 19 scendono in campo Jannik e Jasmine, gli idoli dell’Italia tennistica e non solo. Sinner, 22 anni, affronterà Ben Shelton. La toscana Paolini, 28 anni, se la vedrà con la russa Potapova. Entusiasmo alle stelle. Dice il presidente della Federtennis Angelo Binaghi: “Al momento le finali di Coppa Davis sono assegnate a Malaga. Ma noi abbiamo risorse, entusiasmo e capacità organizzativa, sia da un punto di vista sportivo, abbiamo vissuto anni incredibili con eventi e successi oltre ogni aspettativa. Per questo siamo fiduciosi di poter ottenere le finali in Italia”.
Jasmine e Jannik, è la coppia d’oro del tennis azzurro. Jasmine, mamma polacca e papà lucchese, è in gran spolvero. La ragazza toscana è nella scia di Flavia Pennetta e Francesca Schiavone. Ma solo adesso ha acquistato la giusta visibilità. Paolini, dopo il botto di Dubai, è la n.13 nel mondo e stasera (martedi 12, ore 19 italiane) incrocia la 22enne Anastasia Potapova, n.21 del ranking mondiale (diretta Sky). Aggiunge il presidente Binaghi: ”In 113 anni di storia mai abbiamo vissuto un momento così”. In effetti è vero: in due mesi e rotti è arrivato un WTA 1000 con Paolini, un 500 (Jannik a Rotterdam), un 250 con Darderi a Cordoba e 4 Challenger con Mager, Napolitano e 2 di Gigante. Senza dimenticare i titoli di doppio a Buenos Aires di Vavassori-Bolelli e di Paolini-Errani a Linz. Con l’insalatiera della Davis sullo sfondo. Ma la favola continua ora in California. Sinner se la vedrà con Ben Sheldon, 21 anni, figlio dell’ex professionista Bryan, n.55 nel 1992 e oggi suo coach. Oggi Ben è attualmente n.16 del ranking. Sheldon è stato tra le novità del 2023. Non aveva mai giocato fuori dagli Stati Uniti prima dell’exploit agli Australian Open dell’anno scorso. Ora, per lui, c’è l’esame più duro contro il campione di Melbourne Sinner, che dopo aver battuto Struff in due set è pronto ad affrontare l’americano.
L’altoatesino ha superato Panatta nei match vinti di fila (17 a 16). Ammette di essere sotto pressione: le 17 vittorie consecutive gli stanno creando una certa apprensione se pur ben controllata. Contro il mancino di Atlanta è chiamato al record di 18 vittorie. I suoi allenatori (Simone Vagnozzi e Darren Cahill) sono fiduciosi e riconoscono che Jannik, sotto pressione, gioca addirittura meglio. La prova con il bombardiere americano di 1 anno più giovane, è un ostacolo serio. Con Ben il conto è in parità (1-1). Sconfitto a Shanghai, Sinner si è preso la rivincita due settimane dopo a Vienna. Con l’americano si profila una battaglia perché Sheldon ha qualità di attaccante con battuta e dritto mortiferi, ha uno dei servizi più micidiali del circuito. Contro il mancino americano, Sinner dovrà ripetere la bella prova fatta contro Struff dove ha ottenuto l’83% di punti con la prima.
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