Per Jannik Sinner cambia tutto nuovamente: le novità arrivate nelle ultime ore per il tennista italiano e i suoi rivali.
Finalmente il campo: prima il doppio, quindi il singolare. Jannik Sinner ha potuto mettere così da parte settimane di polemiche, critiche e – purtroppo – anche insulti alla sua fidanzata Kalinskaya ritrovando la racchetta e il terreno di gioco al Masters 1000 di Montreal. Un torneo che ha vinto lo scorso anno, primo Atp 1000 in carriera, e che ora segna un appuntamento importante per conservare il numero 1 nel ranking.
Missione difficile, ma non impossibile se si dà uno sguardo anche a quel che è la situazione dei due rivali: Novak Djokovic e Carlos Alcaraz. Al contrario di Sinner, loro alle Olimpiadi ci sono andati e sono arrivati fino alla finale: l’ha vinta il serbo, portando a casa quell’oro che sa di completamento di una carriera immensa. La presenza a Parigi però ha conseguenze inevitabili sulla programmazione ed, infatti, entrambi non hanno preso parte al torneo canadese.
Poco male per Djokovic che non ha partecipato neanche lo scorso anno e quindi non perde punti nel ranking, mentre Alcaraz vedrà sottrarsi i 200 punti dei quarti dello scorso anno. L’attuale classifica vede Sinner in testa con 9570 punti, Djokovic alle sue spalle con 8460 e Alcaraz terzo con 8130 punti. L’italiano deve difendere i 1000 punti a Montreal, poi altri 250 tra Cincinnati e Us Open. Numeri molto diversi per i suoi rivali.
Sinner può restare numero 1: la situazione di Alcaraz e Djokovic
Se a Montreal, infatti, Sinner dovrà difendere i mille punti conquistati lo scorso anno e potrà farlo solo vincendo nuovamente, per Djokovic la situazione si farà più complicata nelle prossime settimane. Il serbo, infatti, lo scorso anno ha vinto sia il torneo di Cincinnati, un altro Masters 1000, che gli Us Open: sono tremila i punti da difendere quindi e mille di questi (quello dell’ATP 1000 americano) saranno certamente depennati visto che non prenderà parte al torneo.
Bottino importante da difendere anche per Carlos Alcaraz, finalista a Cincinnati lo scorso anno e semifinalista agli Us Open: un rendimento che nel 2023 gli ha portato in dote 1650 punti che nelle prossime settimane dovrà almeno provare a difendere.
Per Sinner, quindi, la situazione non è poi così negativa: Djokovic con il forfait a Cincinnati non può superarlo, mentre Alcaraz potrebbe riuscirci soltanto migliorando i già ottimi piazzamenti dello scorso anno. All’altoatesino basterà però confermare i risultati dello scorso anno (o migliorarli) per mettere al sicuro il primo posto nel ranking ATP dall’assalto dello spagnolo.