Sinner ospite a sorpresa della Nazionale di Spalletti a Miami. Gli azzurri lo hanno accolto con molto calore: baci, abbracci, discorsetto, applausi. Accoglienza perfetta allo “Chase Stadium”, a margine del primo allenamento condotto dal ct, intorno alle 19 locali, subito dopo un viaggio aereo di 13 ore dall’Italia. Jannik è rimasto a lungo sul campo di Fort Lauderlade, città sulla costa sud-orientale della Florida: ha parlato con diversi giocatori, si è fatto fotagrafare con parecchi di loro (Donnarumma, Raspadori, Meret, Orsolini in testa), ha distribuito sorrisi, ha abbracciato il capo delegazione Gigi Buffon, ha conversato amabilmente con il presidente federale Gabriele Gravina e ha assistito alla partitella in famiglia.
L’ENTUSIASMO DI SPALLETTI
Era da tempo che il Ct della Nazionale desiderava incontrare Sinner e scambiare con lui idee di “autodisciplina e motivazioni”. Per “prendere un pezzetto di lui”. L’occasione – assolutamente inattesa – si è presentata in una bella serata su un campo americano, dall’altra parte del mondo. Luciano Spalletti ha detto di essere “affascinato” da Jannik Sinner perché lo ritiene “un modello di cultura del lavoro anche per il calcio”. Ha voluto sapere tutto di lui: carichi di lavoro, l’allenamento mentale, la gestione del team. Sinner lo ha ascoltato e risposto col solito garbo. I due hanno anche parlato della prossima Coppa Davis (10-15 settembre a Bologna) e poi del torneo di Miami dove ci sono i migliori italiani. Alla fine, rivolgendosi ai propri giocatori disposti a semicerchio, ha detto: ”Prendete esempio da lui”.
AL MIAMI OPEN 2024 CON OTTO AZZURRI
Sul cemento della Florida la pattuglia azzurra (3 donne e 5 uomini) proverà a ben figurare già dal primo turno, in attesa dell’ingresso in gara del secondo turno delle teste di serie Sinner, Musetti (appena diventato papà) e Jasmine Paolini. Fari puntati sul rientrante Matteo Berrettini, dopo la lunga pausa per infortunio. A Miami si rinnova il duello Alcaraz-Sinner. Miami li aspetta in finale. Jannik, battuto a Indian Wells, può diventare n.2 del mondo solo se vince il torneo e Carlos non supera i quarti.