Per Jannik Sinner si sta per aprire una nuova indagine: il tennista italiano spera che i tempi siano rapidi per uscire dall’incubo
Un incubo. Per Jannik Sinner sembra non esserci davvero pace. Il tennista italiano sta riuscendo a restare concentrato sul campo, nonostante tutto ciò che sta accadendo intorno al suo nome.
Neanche a dirlo il problema grande è rappresentato dal caso doping: la positività al clostebol riscontrata durante Indian Wells è una questione che si sta trascinando da mese. Sembrava tutto finito qualche settimana fa, quando la Itia pronunciò la sua sentenza e accolse la tesi della contaminazione involontaria presentata dal tennista. Una sentenza contro cui la Wada ha però fatto ricorso ed ora si attende la decisione del Tas di Losanna. Una decisione che non arriverà in tempi brevi perché ci sono dei passaggi tecnici da rispettare.
Come accaduto anche per il ricorso che ha riguardato la Halep, l’arbitrato del Tas di Losanna prevede infatti la costituzione del Collegio che darà la sua sentenza. Tre i giudici chiamati ad esprimere il loro parere: il primo indicato da chi ha presentato il ricorso (Wada in questo caso), il secondo dalla difesa (quindi Sinner), mentre il terzo giudice (che sarà anche presidente del Collegio) può essere sia indicato dagli arbitri indicati dalle due parti o direttamente dal Tas. È bene specificare che anche i giudici ‘di parte’ dovranno sottoscrivere una dichiarazione di indipendenza dalle parti.
Sinner, nuova indagine al Tas di Losanna: tutti i passaggi
Ad affiancare il Collegio ci sarà un counsel che avrà il compito di tenere i rapporti con gli avvocati di parte. Una volta che si è formato il Collegio parte il processo con i giudici che riceveranno la documentazione e avvieranno le proprie indagini.
Già perché per il TAS quanto accaduto all’Itia non avrà valore e i tre giudici procederanno con un’indagine completamente nuova. Il Collegio avrà davanti a sé i documenti del ricorso e la memoria difensiva, ma potrà poi ascoltare testimoni (probabile che venga chiamato Sinner, così come l’ex preparatore atletico Ferrara e l’ex fisioterapista Naldi), sentire periti di parte e nominarne di propri.
Una lunga trafila che porterà poi alla decisione finale con tempi che non sono certi. Al Tas di Losanna non sono rare le proroghe che potrebbe allungare ancora di più l’attesa per la sentenza. Ad ogni modo difficile arrivi una decisione prima del mese di febbraio. Sinner, ovviamente, spera non si vada oltre e che arrivi il verdetto (naturalmente a suo favore) il prima possibile. Un’attesa estenuante che non può non segnare il tennista numero 1 al mondo, bravo finora a lasciare fuori dal campo l’intero caso.