Sinner è ai quarti di finale del Roland Garros. Traguardo conquistato domenica notte in rimonta. Vittoria contro l’idolo di casa, il galletto Corentin Moutet, mancino di 25 anni e di sicuro estro. Vittoria sofferta, in un clima ostile e caciarone, con un pubblico sordo ai ripetuti richiami (gentili, doverosi) dell’arbitro, financo provocatorio, caotico. Dunque vittoria che vale doppio perché doppie erano le difficoltà: un avversario in serata di grazia (almeno per un’ora e mezza) e un tifo contro che avrebbe ammazzato un toro. Ed invece la bolgia si è trovata di fronte un gentleman d’altri tempi, invulnerabile alla gazzarra, campione di freddezza e di colpi, e si è ammutolita strada facendo nello sbalordimento e nello stupore. Jannik è come quel caffè: più lo butti giù, e più ti tira su.
PRIMO SET DA DIMENTICARE – Jannik è un ragazzo sceso da San Candido, non da Marte come credono i “carota boys”. È però una ”Volpe rossa”, come riconoscono un po’ tutti. Si è mimetizzato nel primo set tanto da essere irriconoscibile persino a mamma sua. In una parola: inguardabile. Travolto 6-2 in 42 minuti. Il galletto trovava smorzate circensi ed angoli impossibili. Capita l’antifona, inquadrato l’avversario col dovuto scrupolo, abbassata l’insolita maschera dell’umiliato, Sinner ha mostrato la sua vera identità sfoderando il variegato repertorio. Morale: tre set vincenti di fila: 6-3, 6-2, 6-1. Folla anestetizzata. Sinner è volato per la settima volta in carriera ai quarti di uno Slam, record per un italiano nell’Era Open, superati Berrettini e Panatta (a quota 6); lassù con 10 resta ancora Pietrangeli. Match chiuso in 2 ore e 41 minuti.
LE PAROLE A CALDO DI SINNER – L’azzurro ha ammesso di aver passato “un brutto quarto d’ora”: “Sì, è stato un avvio molto difficile, Moutet ha giocato benissimo nel primo set ed ha giocato molto meglio di me. Ha giocato un grande torneo. Corentin ha un tennis diverso rispetto agli altri avversari; poi è mancino, non capita spesso di affrontare sinistri. L’atmosfera è stata ancora una volta straordinaria, grazie mille al pubblico, penso sia stato molto giusto ed imparziale. Sarebbe strano se fossero tutti stati per me”.
L’azzurro torna a raggiungere i quarti di finale nell’Open di Francia per la seconda volta in carriera. Affronterà il 33enne bulgaro Grigor Dimitrov, n.10 del ranking, vittorioso a sua volta su Hurkacz. I precedenti sono 3-1 in favore di Jannik; Grigor ha vinto, l’unico sulla terra, la prima sfida a Roma 2020. Sinner ora ha un tabellone in discesa con il solo Alcaraz come vero pericolo.
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