Quarta partita, quarta vittoria. Sinner è ai quarti di finale degli Us Open di New York. Nella notte italiana ha battuto Tommy Paul e ha fatto un altro passo avanti. Ai quarti affronterà Medvedev. Jannik c’è, sempre di più. Ha vinto in 3 set: 7-6,7-6, 6-1. Un gigantesco Jannik ha così coronato una magia: è nei quarti di finale di tutti e quattro i torneo del Grande Slam giocati quest’anno, con l’apice raggiunto col successo in Australia legittimando la sua posizione in cima al ranking ATP e allargando il suo vantaggio sul tedesco Zverev che sarà n.2 al termine del torneo di New York visti gli scivoloni di Alcaraz e Djokovic clamorosamente eliminati.
Paul è partito a razzo nel primo set volando sul 4-1 ma Sinner non si è scomposto. Ha alzato il livello del suo gioco in maniera impressionante, ha annullato un set point dello statunitense, è andato al tie-break aggiudicandosi il set. Il secondo set è stato più lineare con nessun break ed un altro tie-break. A quel punto Paul è crollato di testa e nel terzo set Jannik ha chiuso in scioltezza (6-1) con buona pace di quegli spettatori che durante l’incontro hanno applaudito sui suoi errori in maniera non esattamente sportiva.
Sinner ai quarti affronterà mercoledì Daniil Medvedev, vittorioso su Borges in 3 limpidi set. Il russo non conquista un torneo da più di 1 anno, però il cemento è casa sua. Medvedev ha raggiunto i quarti per la quinta volta in 6 anni confermando un feeling speciale con il cemento di New York. Per Jannik si profila dunque un match caldissimo. Jannik è atteso dalla rivincita con il russo che lo ha battuto nell’ultimo confronto a Wimbledon. Il tabellone dei quarti del torneo americano vede dall’alto in basso questi accoppiamenti: Sinner-Medvedev, Draper-De Minaur, Fritz-Zverev, Dimitrov-Tiafoe.
Jasmine Paolini è uscita fra gli applausi dopo aver ceduto alla fortissima Karolina Muchova. La tennista ceca, reduce da un lungo stop per infortunio a un polso, ha imposto il suo tennis vario, elegante e molto tecnico ,imponendosi in due rapidi set: 6-3, 6-3. Pratica sbrigata in 1h8’. A fine gara Jasmine ha ammesso i suoi errori (18 gratuiti) e ha detto:” La grossa differenzaa l’ha fatta il servizio, e io ho messo poche prime. Con lei sono fondamentali i primi colpi: se entri male nello scambio diventa dura. Il mio resta però un anno bellissimo.” In ogni caso Jasmine è virtualmente n.4 del ranking; potrebbe essere superata solo da Jessica Pegula se l’americana andasse in semifinale. Ma ai quarti dovrà vedersela con la polacca di Varsavia Iga Swiatek, 23 anni, n.1 del ranking mondiale, 22 titoli vinti.
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