Sofia Goggia è tornata. Ritorno quasi perfetto nella discesa di Beaver Creek (Colorado). Subito argento in Coppa del mondo dopo dieci mesi senza gare ed un calvario riabilitativo dopo il grave infortunio (15 febbraio). Uno stop di 318 giorni. Una eternità. Seconda al rientro preceduta solo dall’austriaca Huetter per 16 centesimi. Un niente. Un podio che profuma di immenso e corona una impresa sportiva e umana di rara bellezza.
Sofia è già super. Ha polverizzato numeri e dubbi in una gara che lei stessa ha definito “ buona ma non eccelsa”. Comunque Sofia ha centrato il 55esimo podio della carriera. Ha aggiunto :” Ho sciato all’80%, ma per un risultato così avrei firmato alla vigilia. La parte alta della pista era la vera incognita”.
Hanno fatto un figurone le azzurre dello sci alpino. Goggia seconda, Bassino settima, Brignone nona. Sopratutto vale oro il nono posto di Federica Brignone a soli 87 centesimi dal trionfo in una gara sotto l’effetto dì antibiotici per un problema ai denti.
Dopo la gara ha detto:” Sono abbastanza contenta, però in cima non sono riuscita a tirare le curve come ho fatto in allenamento. Colpa di un poco di indecisione nel primo muro: mi è spiaciuto perché il resto l’ho fatto meglio degli altri giorni. Ma mi accontento e guardo con fiducia al SuperG ”.
Nella discesa americana le azzurre hanno brillato: Elena Curtoni, al rientro dopo un anno dalla brutta caduta di St. Moritz ( frattura dell’osso sacro) non ha volutamente forzato la mano piazzandosi 22esima. Alle sue spalle Nadia Delago, Sara Thaler, Roberta Melesi e Viki Bernardi.
Momenti indimenticabili. Il primo bronzo iridato nel 2017 a St Moritz (16 febbraio). Poi il primo squillo in Corea del Sud ( 4 marzo): prima vittoria in Coppa del Mondo sulla leggendaria Lindsey Von. L’anno dopo ha dominato la discesa olimpica a PyeongChang, prima italiana regina della specialità.
Sempre nel 2018 ha abbracciato la Coppa del Mondo di discesa: traguardo che si è poi ripetuto nel 2021, 2022 e 2023. Indimenticabile l’argento ai Giochi di Pechino: seconda in discesa a 23 giorni dal serio infortunio di Cortina. E a 32 anni può ancora farci sognare.