Sofia Goggia (nella foto Ansa) in pista a Kranjska Gora, duello azzurro con Federica Brignone - Blitz Quotidiano
Coppa del Mondo femminile di sci alpino con una magnifica sorpresa: torna Sofia Goggia sulle nevi slovene di Kranjska Gora, al confine tra Italia ed Austria. A distanza di quasi un anno dall’ultima presenza nella specialità, la velocista bergamasca, 32 anni, ha un doppio impegno: sabato 4 gennaio il gigante, domenica 5 lo slalom.
Rientrata alle gare il 15 dicembre dopo uno stop di 314 giorni dal terribile incidente mentre si allenava a Ponte di Legno in provincia di Brescia, Sofia ha ritrovato forma e morale. Gareggerà con il pettorale rosso di leader grazie ai successi di Soelden e Semmering. E sarà in buona compagnia. La spedizione azzurra è nutrita e talentuosa.
Sofia Goggia in pista con Federica Brignone e Marta Bassino
Italia ha tre punte di diamante: Goggia, Brignone, Bassino. Si tratta della nostra valanga rosa. Marta Bassino ha vinto due volte a Kranjska Gora nel 2018 ed è attualmente settima nella classifica del SuperG alle spalle di altre tre azzurre. Cioè Goggia (prima), Brignone quarta, Elena Curtoni quinta.
Naturalmente occhi puntati su Federica Brignone che a 34 anni è tornata al top di una carriera semplicemente fantastica. Lo dicono i numeri: 71 podi in Coppa tra gigante, superG e combinata. E ha chiuso il 2024 il 28 dicembre a Semmering dominando il gigante: un trionfo, il 14esimo nella specialità, grazie al quale ha battuto il record di Deborah Compagnoni, primatista italiana. Non solo: a 34 anni, 5 mesi e 14 giorni ha battuto il primato di sciatrice esperta e longeva che ha saputo vincere alla soglia dei 35 anni. E migliora sempre.
Le altre azzurre
Il magico tridente sarà completato da altre azzurre di talento. Nel gigante gareggeranno anche Roberta Melesi, Asja Zenere, Elisa Platino,Ilaria Ghisalberti, Lara Della Mea, Giorgia Collomb. In slalom ci saranno Martina Peterlini, Vera Tshurtschenthaler, Mara Rossetti e Lucrezia Lorenzi. La Coppa maschile ripartirà l’8 gennaio con lo slalom di Campiglio e a leadership dello svizzero Marco Odermatt.