Sondaggio Italia: di chi è la colpa? Ventura, Tavecchio, giocatori

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Sondaggio Italia: di chi è la colpa? Ventura, Tavecchio, giocatori

ROMA – Per la prima volta dal 1958 l’Italia non giocherà il Mondiale di calcio. Una disfatta, una Caporetto calcistica, un dramma sportivo. Ma di chi è la colpa? E’ evidente che in questi casi la responsabilità sia un po’ di tutti, ma chi è che ha la colpa maggiore tra Tavecchio, Ventura e i giocatori?

Il ct non ha ancora rassegnato le dimissioni e nelle prossime ore avrà un incontro con i vertici della Federazione per decidere il suo futuro. “No, non mi sono dimesso. Devo parlare con la Federazione e decideremo di comune accordo. Sono arrivato in ritardo perché ho voluto salutare tutti i miei calciatori che hanno dato il massimo in campo. Sono nel calcio da tanti anni e quindi accetto il risultato del campo”. Le sue scelte tecniche però sono state davvero incomprensibili. Bisognava segnare e Insigne, protagonista in campionato con il suo Napoli,  non è mai entrato. El Shaarawy, reduce da una doppietta contro il Chelsea con la sua Roma, gioca gli ultimi 20 minuti. Gioca Belotti, che segna e sa segnare ma che veniva da due mesi di infortunio. Ventura è chiaro, ha le sue colpe, e sono anche tante.

E Tavecchio? Il presidente della Figc ha fortemente voluto Ventura sulla panchina azzurra. Una scelta che sin dall’inizio non è stata vista con approvazione perché il tecnico viene ricordato soprattutto per aver fatto il record di punti in serie A con il Bari, per le due promozioni consecutive con il Lecce e per aver portato il Torino in Europa League. Insomma, un buon tecnico, ma forse non quello più adatto a ricostruire una Nazionale, soprattutto alla luce della sua esperienza in campo internazionale. Tavecchio anche ha le sue colpe, la più grande? Non aver voluto pensare un po’ più in grande.

Poi ci sono i giocatori. La vecchia guardia e i “nuovi”. Qui le colpe andrebbero smistate singolarmente, ma parlando di giocatori in quanto gruppo e squadra le colpe vanno condivise. Pochi tiri in porta, molte disattenzioni e soprattutto tantissimi cross sbagliati e assolutamente inutili. Anche i giocatori hanno le loro colpe, troppo molli e a volte troppo spavaldi e convinti di passare il turno e andare al Mondiale di diritto perché “noi siamo l’Italia”. Una frase che forse è stata detta troppe volte prima della partita.

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