Clamorose sorprese a Melbourne: Sinner perde il maestro Cahill, Lorenzo Sonego ha battuto il brasiliano Fonseca, il fresco campione Next Gent, il predestinato, la nuova star del tennis mondiale tanto che al suo Paese lo chiamano “Sinnerzinho”. Due “bombe“ a ciel sereno, nel clima tranquillo (almeno apparentemente) degli Australian Open giunti ormai al giro di boa. E due notizie in chiaroscuro: rimpianto Berrettini, felicità Jasmine Paolini volata al terzo turno con disarmante solidità.
Il maestro lascia Jannik
Annuncio choc dato a sorpresa dallo stesso Sinner nel bel mezzo della rituale conferenza stampa di fine gara (vittoria in quattro set sull’australiano Schoolkate). La notizia che non ti aspettavi. Accortosi del generale stupore dei cronisti, la Volpe Rossa è subito corso ai ripari: ”Forse mi è scappata, ma l’avevo già detta in una intervista”. E poi ha aggiunto: ”Il coach ha detto che questa è la sua ultima stagione. Parte a fine anno. Darren mi ha dato tanto. E’ uno dei migliori della storia”. In effetti è proprio così. Darren Cahill, 59 anni, americano glaciale, segue l’azzurro dal 2022. In precedenza aveva allenato fior di campioni come Agassi, Murrray, Simona Halep. Fin da subito ha espresso la sua stima per l’allievo altoatesino perché “Jannik impara tutto, non ha paura di sbagliare. E poi ha la mentalità vincente e sorride anche nelle difficoltà. Sa di essere un privilegiato”. Già partita la caccia all’erede. Facile immaginare la fila alla porta di Sinner.
Sugli scudi altri tre azzurri
Bilancio positivo. Avanti Jasmine Paolini che in poco più di un’ora ha eliminato la messicana Zarazua (6-2, 6-3); ora dovrà vedersela con l’ucraina Elina Svitolina, 30 anni, vincitrice di 17 tornei WTA, due volte semifinalista a Wimbledon, tra le migliori 10 tenniste del Mondo. Avanti anche Musetti che ha battuto Arnaldi in un derby al calor bianco.
Ma la sorpresa più grande è venuta giovedì dal torinese Lorenzo Sonego che ha domato in 3h37’ il 18enne brasiliano Fonseca. Lorenzo a fine gara ha ammesso: ”Si, lo ammetto, è stato uno dei miei migliori match in carriera, forse il migliore a livello Slam. Il ragazzo di Ipanema è davvero un talento, non gli manca nulla, è completo: ha fisico, carattere, forza, timing sulla palla, due fondamentali molto buoni da fondo, sa giocare a rete, ha buona mano. Sono sicuro che ne sentiremo parlare per diversi anni. Quanto a me esco da un anno complicato. Ho cambiato guida tecnica (dallo storico Arbino a Fabio Colangelo), sto lavorando sodo, ore e ore di allenamento. Questo mi fa capire che sono sulla strada giusta”.