Super Sinner. Buona la prima al torneo di Pechino. All’alba (italiana) ha battuto in rimonta il cileno Jarry. Pratica sbrigata in tre set: 4–6, 6-3, 6-1. Meno di due ore. È tornato in campo dopo 17 giorni con una percentuale di successi del 91,7% e ha conquistato la 56esima vittoria di una stagione semplicemente strepitosa. Cioè 6 tornei vinti nel 2024 (Australian Open, Rotterdam, Miami, Halle, Cincinnati, Us Open), due Slam dopo la storica Coppa Davis. A Pechino Sinner va a caccia del bis dopo il trionfo del 4 ottobre 2023 quando in semifinale ha battuto Alcaraz e in finale Medvedev. Proprio in Oriente è iniziata la scalata al tetto del mondo. Oggi Jannik è meritatamente il n.1 del ranking.
Mano sul cuore e bacio al cielo
Vittoria dedicata a zia Margith, scomparsa pochi giorni fa. Alla fine del match dopo 1h56’ di battaglia ha voluto celebrare il ricordo della zia (che lo ha cresciuto a San Candido) alla sua maniera: mano sul cuore e bacio al cielo. Poi si è concesso allo scarso pubblico con le parole e la semplicità di sempre.
Tutt’altro che scontato l’esito dell’incontro. Semmai era prevedibile la falsa partenza. Jannik è un diesel, ha bisogno di tempo per carburarsi. E la partita è andata secondo copione. Primo set perso con qualche errore di troppo mentre il cileno sembrava nella sua miglior giornata, facendo leva sul servizio. Altra musica nel secondo set: Sinner è partito alla grande, bene il dritto, va sul 3-0, quindi matura un 5-3 non senza brividi e chiude 6-3 sfruttando un calo di qualità di Jarry. Terzo set praticamente senza storia e al cileno restano solo le briciole. Il 6-1 dice tutto. I sedicesimi passano felicemente agli archivi; Sinner vola agli ottavi del China Open.
Incredibile: spalti deserti
Immagini sconcertanti: gli spalti del Palazzetto dello Sport di Pechino dove si è disputato l’incontro erano letteralmente deserti sia a bordo campo, sia nel settore più alto. Va detto: una desolazione, francamente inattesa vista l’accoglienza riservata a Sinner al suo arrivo all’aeroporto della capitale cinese. Un mistero curioso.