La sentenza della Corte UE (“No al monopolio Fifa e Uefa”) ha prodotto un terremoto. Il calcio si è spaccato. È cominciata la battaglia dei soldi, in ballo un affare da cinque miliardi.
Il progetto Superlega presentato dalla agenzia “A22 Sports Management “ (società europea di promozione sportiva, ceo il tedesco Bernd Reichart) è clamoroso ma la Superlega è a tutt’oggi una entità titanica dai contorni non ancora ben definiti: per taluni è una rivoluzione, per altri è semplicemente il male.
Il progetto A22 sta incontrando una crescente avversione, la lista è lunga. Si oppongono le big inglesi come Arsenal e Liverpool, le ultime ad accodarsi, comunque la Premier è compatta.
Dicono no le corazzate Bayern Monaco e PSG. Sulle barricate anche Celtic (Scozia), Porto e Benfica (Portogallo), Galatasaray e Fenerbahce (Turchia), Marsiglia e Monaco (Francia).
E, per ora, tre squadre italiane: Inter, Roma, Atalanta. In silenzio Juventus e Milan. Il Napoli si è dichiarato “interessato” ma si ha la sensazione che ADL speri in un invito. Anche la Lazio sarebbe propensa al torneo.
Nomi se ne fanno tanti, almeno a dar retta all’ad Berndt Reichart che sostiene di “ avere tanti club pronti a passare con lui”. Ma ci si chiede in realtà: chi c’è oltre il Real Madrid e Barccellona?
Tutta da decifrare la posizione di Ancelotti. Per ora Carletto ha definito la sentenza della Corte di Giustizia “ una decisione importante per il calcio. Alcuni club non sono convinti ma penso che possa esser una cosa positiva per tutti. Il fatto che non ci sarà il monopolio sarà positivo. Il tempo dirà se è una buona cosa”.
La Federcalcio va avanti per la sua strada, pronta a scendere in campo in difesa del calcio italiano contro la Superlega. In via Allegri si stanno già studiando le mosse (legali e non solo) per difendere al meglio il calcio italiano dallo spettro del progetto A22.
È il caso di ricordare che la FIGC, in quanto struttura privata, non ha stabilito di sanzionare chi eventualmente dovesse prendere parte alla Superlega.
Si è limitata ad aggiungere ai tanti già presenti un nuovo requisito per le iscrizioni ai campionati. Con ogni probabilità la FIGC non permetterà l’iscrizione ai club che aderiranno alla Superlega.
Il presidente Gravina ha anticipato:” Chi aderisce alla Superlega è fuori dal sistema federale. Non c’è il merito sportivo”.