Calcio choc, cambia tutto. Sentenza storica anti-monopolio della Corte UE: ok alla Superlega, Fifa e Uefa sconfitte, è finita la dittatura.
Un terremoto. Riconosciuto il diritto di creare un torneo indipendente. Ma il calcio non ci sta. Un muro di no si è subito alzato a bocciare il verdetto. Tutti d’accordo: Uefa, Fifa, club, Leghe, tifosi.
Esulta la stampa sportiva spagnola, in testa AS (Madrid), Mundo Deportivo, il catalano Sport di Barcellona (“Barca Madrid, cambian la historia”), il diffuso tabloid Marca (“La justicia de la razionalità”).
Contrari i fogli francesi e inglesi. Durissima l’Equipe che parla di super imbroglio. Duri i quotidiani del Regno Unito come il Daily Express e il Mirror: entrambi sparano lo stesso titolo “Football is not for sale “. Riassume il parigino Le Figaro (“ Comincia una nuova era “).
La sentenza parla di “ Posizione dominante illegale “. Un grimaldello che ha scardinato la fortezza del pallone che fino a ieri sembrava inviolabile. Ora la sentenza apre a nuovi orizzonti per le competizioni.
C’è già un progetto europeo di una manifestazione con 3 tornei per 64 club. Una serie A e B da 16 squadre ciascuna, e una C da 32 club. La regia è della società A22 nata da uomini in affari col Real Madrid.
I ribelli esultano. In testa Florentino Perez, presidente del Real Madrid:” Il calcio non sarà mai più un monopolio”. Si associa prontamente Andrea Agnelli che cita la band irlandese degli U2:” Voglio tirare giù i muri che mi rinchiudono”.
È una formula tutta nuova, con promozioni e retrocessioni e senza soci permanenti come invece avrebbe dovuto essere il progetto originale del 2021. Questa nuova situazione preannuncia turbolenze. L’Inghilterra fa muro, l’Italia registra il no di Inter e Roma mentre Lazio e Napoli valuteranno. Milan e Juventus per ora non si sbilanciano.
Federcalcio e Coni sono decisi. Il presidente Gravina dice :” Difenderemo i campionati “. Stessa linea di Giovanni Malagò, presidente del CONI:” Lo scudetto così resterebbe marginale”. Siamo all’anno zero del pallone.
Gli sceicchi non rimarranno alla finestra dopo il pronunciamento della Corte di Giustizia Europea. Sono stati loro in estate a creare la prima grande rivoluzione del pallone. Facile che nelle prossime settimane presentino qualche progetto.
Il siluro lanciato dal Tribunale del Lussemburgo è destinato a cambiare la geografia del calcio e i club seguiranno sempre più la scia del denaro piuttosto che l’appartenenza a una confederazione.
Non è fantacalcio ma potrebbe realizzarsi uno sconquasso: i club Arabi in Europa, Real o Liverpool tra le dune. Un ribaltone che favorisce lo show, non lo Sport. Il dado è tratto: in futuro avremo un pallone diverso.
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