GINEVRA – La Federcalcio svizzera (Asf) ha inflitto 36 punti di penalizzazione al Sion, il club escluso dall'Europa League per aver schierato giocatori tesserati nonostante il divieto di operare sul mercato. La decisione, presa all'unanimita', segue l'ordine della Fifa all'Asf d'agire contro la societa' ''ribelle'' dopo la decisione del Tas di dare ragione all'UEFA per aver escluso il Sion dalla competizione europea. La squadra si trova ora ultimo in campionato, con -5 punti in classifica.
Solo ieri, il club aveva depositato una denuncia penale a Zurigo contro la Fifa che a sua volta aveva minacciato di sospendere la federcalcio svizzera dal 14 gennaio se quest'ultima non avesse agito contro il club. Secondo il Sion, la Fifa avrebbe esercitato ''un ricatto inaccettabile'' volendo obbligare l'Asf ad agire contro i suoi stessi regolamenti e contro il diritto svizzero. Sempre in settimana, lo stesso Sion aveva scritto all'Asf per chiedere di ''ricorrere contro la decisione della Fifa'' considerando che ''questo ultimatum non rispetta ne' gli statuti ne' i regolamenti Fifa, ne' la legge svizzera''.
Alla fine, il combattivo club sembra per ora soccombere, ma di sicuro la vicenda avra' altri strascichi, sia perche' il Sion puo' ricorrere al Tas contro la penalizzazione in campionato, sia perche' le denunce penali dovrebbero fare il loro corso, in un viluppo di responsabilita' e competenze che non sara' facile dipanare. Fifa e Uefa hanno sempre chiesto e agito con la la massima severita' e ora anche la federcalcio svizzera si e' adeguata, definendo il comportamento del Sion ''illegale e antiregolamentare'' per aver ''illegittimamente eluso il divieto della Fifa'' di procedere al trasferimento di giocatori.