Tennis, Berrettini è tornato. Ha guadagnato la finale dell’ATP 250 di Stoccarda (dopo il trionfo nel derby con Musetti) e domenica, a corto ancora di energie, è stato costretto ad arrendersi contro il britannico Jack Draper, numero 40 del ranking mondiale. Nulla da fare per l’azzurro, il britannico ha vinto il terzo set aggiudicandosi il torneo. Berrettini, che era a caccia del terzo successo nel torneo tedesco, ha dovuto piegarsi solo per mancanza di benzina.
Risultato: 3-6, 7-6, 6-4. Il tennista romano aveva già conquistato 2 titoli a Stoccarda tra il 2019 e il 2022, mentre per Draper si tratta di una prima volta sia in Germania che nel circuito ATP. In attesa di Wimbledon 2024, dopo l’exploit del 2021, Berrettini andrà al torneo di Halle. In ogni caso l’azzurro si è garantito un salto significativo nella classifica ATP di ben 30 posizioni.
UN NUOVO INIZIO PER MATTEO
Nuovo salto in classifica e morale ritrovato. Per la condizione c’è tempo. Matteo esce da Stoccarda rinvigorito. Gli sono mancate le energie, per ovvi motivi, ma adesso c’è Halle per affinare la forma in vista di Wimbledon. Ai microfoni della organizzazione, al momento della premiazione ha detto:
”Congratulazioni a Jack, è stata una settimana e un match fantastico. Questa sconfitta mi farà male per un po’, ho vinto e perso partite come questa. Ora sono un po’ triste. Ringrazio il mio team, sappiamo cosa abbiamo passato, tanti su e giù. Mi piacerebbe farvi vedere cosa accade dietro le quinte; vi ringrazio per avermi accompagnato in questo mio ritorno. Per il pubblico a casa mi dispiace per aver perso la finale, ma grazie per il sostegno, siete i migliori”. L’azzurro ha comunque chiuso il match con numeri al servizio molto importanti: 14 ace.
UN RITORNO AD ALTO LIVELLO
Il torneo di Stoccarda è particolarmente caro a Berrettini: è infatti il torneo col nome del suo sponsor, ed è stato sempre la conferma che l’erba è fatta per lui. E in questo anno magico del tennis italiano, il suo ritorno ad alto livello, suona quasi come un miracolo.
È il caso di ricordare che è stato un derby in semifinale a portare Matteo alla sfida decisiva: il match contro Lorenzo Musetti non ha avuto storia, come conferma il 6-4,6-0 in 69 minuti. Il torneo era cominciato con la battaglia in 3 set contro Safiullin. Un match in cui Berrettini ha ritrovato il ritmo partita. Matteo c’è l’ha fatta: bentornato allora. E d’altronde passare tra infortuni e inquietudini varie rende sempre difficile la vita anche ai più grandi.