Clamoroso a Melbourne: Re Djokovic ha rischiato di essere eliminato al primo turno degli Australian Open. Ha tremato come non mai, si è innervosito fino al dispetto. Ha soprattutto impiegato quattro ore e quattro set (6-2, 6-7, 6-3, 6-4) per avere la meglio su un ragazzo di 18 anni, il croato (di Spalato) Dino Prizmic, numero 178 del ranking ATP. Per carità, un ragazzo pieno di talento ma necessariamente carente di esperienza avendo soprattutto frequentato il circuito juniores. Lanciato sull’Everest del primo Slam dell’anno, il ragazzo cresciuto sulle spiagge della Dalmazia ha sorpreso tutti, strappando un set a Sua Maestà Re Nole(il secondo ) e tenergli testa nel terzo dove ha messo a segno due break. Mai Djokovic aveva dovuto lottare così a lungo in un primo turno Slam. E solo due altre volte gli era accaduto di cedere un set ad un avversario proveniente dal tabellone cadetto. Va poi ricordato che il croato non era nelle sue migliori condizioni fisiche tanto che all’inizio ha dovuto chiamare il trainer con annesso “medical timeout” per rinforzare una vistosa fasciatura alla coscia sinistra; e pure l’avambraccio è sembrato dargli noia.
Riconoscendo di aver temuto il peggio, Djokovic si è unito alla ammirazione del pubblico tra cui il leggendario Andre Agassi (60 titoli vinti e 3 Davis) ed ha largheggiato in complimenti e applausi. E vedendo che il ragazzo se ne stava seduto, tutto sconsolato, nella bolgia di un palasport tutto per lo spalatino,gli si è rivolto tuonando:”Dino alzati, prenditi gli applausi”. E poi si è messo ad incitare il pubblico, invitandolo ad essere ancor più caloroso. Difficilmente Prizmic dimenticherà questa domenica australiana e la generosità di un ammirato Djokovic, numero uno del mondo, 10 volte vincitore degli Australian Open. Un giusto tributo ad un ragazzo che ha le stigmate del Lo sport regala anche queste favole.
Chi, meglio del serbo mattatore, può descrivere le qualità di un ragazzo semi sconosciuto al grande pubblico e vera sorpresa del primo Slam dell’anno? Djokovic non si tira certo indietro. E mentre rilascia la sua personalissima pagella, invita il cameraman a puntare la telecamera su Prizmic. Di più: a fargli un bel primo piano. Subito accontentato. Ci mancherebbe. Per Re Nole questo ed altro. Djokovic chiama anche radio e taccuini attorno a lui e – incredibile a dirsi – si assiste al miracolo del serbo che parla bene di un croato. Attacca:”Dino? Merita tutti gli applausi. È un giocatore incredibile. Per la sua età è molto maturo, questo è il suo momento. Nel terzo set ha rimonhtato e questa poteva essere la sua partita. Stasera mi sono dovuto guadagnare i soldi e non posso davvero che fargli tanti complimenti. Ho grande ammirazione, per smontare il gioco ho fatto molta fatica. Si difende bene e attacca benissimo. Una prestazione eccezionale per un giocatore di 18 anni. Mai vista una roba così. Non ha debolezze. Avrà una carriera fantastica”.
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