
Tennis, gli scossoni che non ti aspetti: Jasmine si separa, il giovane Mensik batte Djokovic, Marinella al collo (foto Ansa-Blitzquotidiano)
Tennis e gli scossoni che non ti aspetti. Tre in particolare. Jasmine Paolini si è separata dal suo mentore. Il 19enne ceco Mensik ha battuto Sua Maestà Djokovic nella finale di Miami. La celebre sartoria napoletana Marinella ha stretto un accordo con la Federazione Italiana Tennis per le forniture di cravatte: una scelta piena di significati.
Jasmine si separa dal coach Furlan
Il rapporto tra la tennista toscana e il coach veneto durava da 10 anni. Un lavoro che ha portato buoni frutti vista la sesta posizione di Jasmine nel ranking mondiale.
I due si sono salutati su Instagram e hanno dato l’idea di come sui sentimenti sia prevalsa la necessità di andare a coltivare altrove “aree di miglioramento che tutti gli atleti hanno fino a quando non appendono le scarpe al chiodo”, come ha spiegato l’esperto Massimo Selleri.

Jasmine ha spiegato la sua svolta clamorosa: “Renzo è stato una parte fondamentale nella mia crescita sia come giocatrice che come persona. Tutto quello che ho imparato da lui mi accompagnerà sempre e continuerà a guidarmi nel futuro; comunque resterà una persona importante in questo nuovo capitolo”.
Tutti oggi si chiedono chi sostituirà Furlan. Il nome più gettonato è quello di Sara Errani visto il feeling che c’è fra le due giocatrici che hanno vinto l’oro ai giochi di Parigi.
Mensik il fenomeno che insegue Sinner
Ha fatto molto rumore la vittoria del ceco Jakub Mensik, classe 2005, che a Miami ha battuto Djokovic, l’ultimo big rimasto sui campi da tennis. Djokovic ha dovuto rinviare i festeggiamenti per il 100esimo torneo della carriera vista la sconfitta 7-6,7-6, nella finale di Miami.
Djokovic a 37 anni è stato battuto dall’allievo che l’ha sempre considerato il suo idolo. Il ragazzo ceco, due anni in meno di Alcaraz, ha vinto in Florida il suo primo Master 1000.
Ha detto: “Ho battuto il più grande campione del tennis. Quando Nole ha vinto il primo 1000 io non ero ancora nato”. Sinner è avvisato. Quando tornerà in campo si troverà di fronte gente come Cinà, come Fonseca e come Mensik.
Il tennis si mette la cravatta dei re
È ufficiale: la celebre sartoria napoletana è stata scelta dalla FITP per fornire agli azzurri le cravatte più famose del mondo. Cravatte preferite dagli inquilini della Casa Bianca da Kennedy in poi ma, tra i clienti della bottega nata su uno dei lungomare più belli d’Italia, ci sono stati personaggi come Gorbacehev, Mitterand, Chirac, Re Juan Carlos e i reali Inglesi.
Il fondatore Eugenio Marinella ha voluto creare “un piccolo angolo d’Inghilterra a Napoli” come ebbe a dire la scrittrice Matilde Serao. Ne ha parlato pure la rivista americana Forbes.