Aria tesa in Nazionale dopo quanto accaduto con il ct: un vero e proprio terremoto e il tecnico potrebbe pagare con l’esonero immediato
Vincere non basta, o almeno non basta più. Per gli allenatori moderni i risultati continuano ad avere una certa importanza, chiedere a Spalletti per conferma, ma non sono l’unico aspetto per tenersi stretta la panchina.
Così la Nazionale è alle prese con un vero e proprio caso, uno scandalo a giudicare dal tenore dei titoli che da giorni campeggiano sulle pagine dei quotidiani. Non si parla ovviamente dell’Italia, che pure ha dovuto fare i conti con il caso delle frasi razziste rivolte a Okoli e Udogie prima della partita contro la Francia.
A finire nella bufera è il ct dell’Inghilterra, vice campione d’Europa, Lee Carsley. Il 50enne è stato scelto come allenatore ad interim della Nazionale dei tre Leoni dopo l’addio di Southgate. Una scelta temporanea per la Football Association che si è presa del tempo per non sbagliare la decisione. Scelta saggia a giudicare da quel che sta accadendo proprio intorno alla figura di Carsley che è finito al centro di un caso prima e dopo la partita d’esordio contro la Repubblica d’Irlanda.
Proprio quell’Irlanda di cui Carsley ha vestito la maglia della Nazionale per undici anni da calciatore. Nonostante sia nato a Birmingham, quindi in Inghilterra, l’attuale ct inglese scelse da calciatore la rappresentativa irlandese, con la quale collezionò 40 presenze.
Così alla vigilia del match, finito poi 2-0 per gli inglesi, ha annunciato la sua intenzione di non cantare l’inno inglese. Apriti cielo. Nonostante la spiegazione dell’allenatore, che ha raccontato come anche da calciatore, così come da ct dell’Under 21, non abbia mai cantato l’inno e che preferisce concentrarsi sul match, i tabloid inglesi sono partiti all’attacco.
Il Daily Mail è quello che ci è andato giù più pesante: “Lee Carsley dovrebbe essere licenziato dalla Football Association oggi – si legge sul giornale – . Il suo rifiuto di cantare l’inno nazionale è un tradimento“. Per poi concludere: “Non è adatto a essere il CT dell’Inghilterra“. In Inghilterra la scelta del ct, che poi effettivamente non ha cantato l’inno, è stata interpretata come uno smacco alla Nazione, facendo scoppiare un vero e proprio caso.
Le polemiche però non hanno smosso Carsley dal suo proposito e così, al momento degli inni nella gara di sabato, il ct non ha intonato ‘God Save The King’. Per lui, nonostante la vittoria per 2-0, si preannunciano giorni non sereni.
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