Tessera del tifoso: ultras Atalanta in rivolta contro Maroni, scontri e feriti al Berghem Fest

Erano circa 500, nei dintorni della ‘Berghem fest’ di Alzano lombardo, nel Bergamasco, per dire ‘no’ alla tessera del tifoso, voluta dal ministro dell’Interno Roberto Maroni che alla kermesse leghista parlava con i colleghi Roberto Calderoli e Giulio Tremonti.

E gli ultra’ dell’Atalanta, che ha una tifoseria notoriamente calda, questo ‘no’ l’hanno detto nel più estremo dei modi: tafferugli, agenti feriti da lancio di oggetti, auto date alle fiamme.

Dal palco su cui stavano parlando il ministro si è avuta la percezione di quanto stava succedendo, quando si sono sentiti gli slogan e lo scoppio dei petardi: ”Questi non sono i tifosi, io con i violenti non parlo – ha detto il titolare del Viminale -. Parlo con i tifosi veri”.

Ha rincarato la dose il ministro della Semplificazione Calderoli, che pure è bergamasco e atalantino: ”Quando sento fuochi d’artificio o peti dietro provo fastidio. Sono atalantino e ho passione per gli ultras, per il loro entusiasmo, ma non posso accettare che l’immagine di Bergamo sia svenduta da 200 imbecilli che prima dell’inizio della partita vanno ad attaccare la polizia e i tifosi esterni”.

E la Polizia proprio in quegli istanti era attaccata, nelle strade vicine all’area della festa, solo che gli ”imbecilli” erano più del doppio e si erano dati appuntamento in paese.

È successo che verso le 22, infatti, circa 500 tifosi si sono presentati nei pressi dei cancelli per manifestare contro la tessera del tifoso. Una mezz’ora più tardi, una settantina di ultra’ sono riusciti ad aggirare il servizio d’ordine e sono arrivati fino al retro del palco, da dove hanno lanciato i petardi e i fumogeni.

Nel frattempo, gli agenti sono riusciti a tenere il grosso del gruppo lontano dalla festa. A prezzo, però, di tafferugli, in cui un paio di agenti sono rimasti feriti dal lancio di oggetti, fortunatamente in modo non grave, mentre gli ultras hanno dato alle fiamme un’auto dei carabinieri, una della polizia locale e altre tre automobili.

Alcuni dei responsabili dei tafferugli, almeno cinque, sono stati subito identificati dalle forze dell’ordine, fermati e portati in questura.

”Chi ha determinato quanto accaduto può scordarsi di entrare negli stadi per molto tempo. Saranno colpiti duramente” :così ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni lasciando la Berghem fest, dove i supporter dell’Atalanta volevano entrare per protestare contro la tessera del tifoso, con il risultato di quattro auto bruciate ed un’agente ferito.

L’atto degli ultras atalantini è stata ”una sorpresa negativa – ha sottolineato Maroni – perché avevo dato la disponibilità a incontrarli per capire quali fossero le questioni che volevano porre. Evidentemente non c’era la volontà di discutere ma solo di dare un po’ di casino”.

Il ministro dell’Interno ha poi aggiunto: ”Prendo atto che è avvenuto ciò che è avvenuto che conferma la mia convinzione che ci sono i tifosi e ci sono i violenti”. ”Nei confronti dei violenti – secondo Maroni – non c’è possibilità di mediazione: devono essere fermati ed è ciò che continueremo a fare”.

Il ministro ha rilevato che “la tessera del tifoso è uno strumento utile”. E per quanto riguarda gli incidenti di questa sera ha aggiunto che ”noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare”.

”Quello che è avvenuto fuori – ha sottolineato – è stato molto grave. Non è mai giustificabile”.

Maroni è sicuro che ”saranno presi dei provvedimenti severi nei confronti di chi ha fatto questi atti di violenza salvaguardando i tifosi veri che domenica potranno seguire l’Atalanta e colpendo duramente chi non è un tifoso ma violento”. ‘

‘E’ chiaro – ha concluso – che chi ha determinato questi gravi episodi di violenza si può scordare di entrare negli stadi per molto tempo: saranno identificati e saranno colpiti e puniti duramente come merita chi commette atti di violenza come quelli di stasera che non sono accettabili”.

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