Tifosi serbi, Stojkovic: “Aggredito da chi non ama la nazionale”

Pubblicato il 14 Ottobre 2010 - 18:21 OLTRE 6 MESI FA

Vladimir Stojkovic, il portiere del Partizan Belgrado e della nazionale serba, aggredito dai tifosi della Stella Rossa martedì sera a Genova, ha detto che gli autori di tale aggressione sono stati coloro che ”non amano la nazionale”. Tornato a Belgrado dall’Italia, Stoikovic ha ripreso gli allenamenti in vista della prossima partita di campionato che il Partizan sosterrà venerdì pomeriggio nella capitale contro lo Smederevo.

Secondo il quotidiano Vecernje Novosti, Stojkovic è stato visto di buon umore, tanto che avrebbe raccontato delle barzellette su tutto quello che è successo martedì sera a Genova. ”Mi hanno aggredito quelli che non amano la nazionale serba”, ha detto il portiere in un’intervista apparsa sul sito del Partizan. ”Son contento che in mio appoggio si sono schierati la mia squadra e i miei tifosi. Per me questa è la cosa più importante. Tutto il resto è secondario”, ha aggiunto sottolineando come a provocare gli incidenti di Genova sono state persone per le quali ”la nazionale non ha alcun significato”.

”Il Partizan gioca in Champions League e io devo essere concentrato per le prossime partite”, ha ancora detto Stojkovic secondo il quale i problemi sorti con i disordini di Genova ”li devono risolvere le istituzioni”. ”Ancora una volta ringrazio il Partizan e i Grobari (Becchini, come vengono chiamati a Belgrado i tifosi del Partizan). Da parte sua l’allenatore del Partizan, Aleksandar Stanojevic dice che il portiere è deluso e colpito emotivamente per quanto successo a Genova. Anche se, ha aggiunto, ”non ha paura per la sua sicurezza”.

”E’ deluso ma i disordini in Italia non influiranno sul suo lavoro e sulle sue prestazioni perchè è un professionista”, ha detto Stanojevic citato dalla stampa. I Grobari intanto hanno diffuso un comunicato in cui si condannano gli incidenti di Genova e l’aggressione a Stojkovic, e si esprime pieno appoggio al portiere del Partizan e della nazionale. E’ stato vittima, si sottolinea, di un’azione organizzata da coloro per i quali ”lo stemma della Serbia non ha alcun significato”. I Grobari sottolineano poi di non aver partecipato ne’ ai disordini di Genova ne’ ai violenti scontri a margine del Gay Pride di Belgrado domenica scorsa.