Tim Merlier vince la tappa n.18 del Giro d’Italia, beffato Milan per mezza ruota. Pogacar sempre in rosa

Il belga Tim Merlier, 31 anni, uomo-jet della Soudal Quick Step, ha beffato Jonathan Milan sul traguardo di Padova, primo di mezza ruota sul gigante friulano. Volata pazzesca decisa a 400 metri. L’azzurro è dovuto partire da dietro senza i suoi compagni di squadra, ne ha approfittato Merlier per rimontarlo e bruciarlo sulla linea di arrivo. Terzo Groves. Molto bene il padovano Alberto Dainese che fino all’ultimo ha conteso la vittoria ai migliori velocisti del Giro. Tre azzurri nella top 10: oltre Milan e Dainese è da sottolineare il nono posto di Ballerini che ha bruciato Molano. Per Tim Merlier è la nona vittoria stagionale, la n. 43 in carriera. Per Jonathan Milan è il terzo secondo posto del Giro.

GARA PER VELOCISTI

Partenza da Fiera di Primero (Trento) alle 13.16. Al via, sotto la pioggia, 145 corridori di cui 42 italiani. Frazione di 178 km con appena 850 metri di dislivello. Ne è uscita la tappa che si sapeva. Sulla carta sesto e penultimo arrivo in volata, a Padova. È andata proprio così. Una sola asperità nella parte iniziale: il modesto GPM Lamon (quarta categoria) dopo soli 17 km, primo Maestri. E dopo 67 km, lo Sprint intermedio di Valdobbiadene (Treviso), capitale del Prosecco, il “vino dei poeti” (consigliato il bicchiere flûte vetro). Vittoria di Pietrobon. Spunta un timido sole. Fuga di giornata con 4 uomini (Maestri, Pietrobon,Fiorelli, Honorè). Al km 106 il traguardo Intergiro di Villorba (primo Fiorelli ); folla a Treviso. Ai -55,8 km Affini evade dal gruppo e si aggrega ai battistrada. Quindi picchiata a Martellago (Venezia). Sempre al comando il quintetto. Ultimi 44 km. Il gruppo alza il ritmo. Vento contrario. I fuggitivi reggono ma a Dolo il margine scende sotto i 10”. Non mollano.

FINALE SCOPPIETTANTE

Ultimi 10 km. È bagarre. Le squadre preparano i “treni” per i velocisti. Il quintetto finisce l’avventura. Gruppo compatto. Si viaggia ad oltre 55 km/h. Gomitate per prendere le posizione migliori. Tensione alle stelle. Poi la volata pazzesca.

ORDINE DI ARRIVO

1. Merlier, 2. Milan, 3. Groves, 4. Dainese, 5. Anolkowski, 6. Gaviria, 7. Mihkels, 8. Caleb Ewan, 9. Ballerini, 10. Molano. Tutti ovviamente con lo stesso tempo.

CLASSIFICA GENERALE

1. Pogacar, 2. Martinez (+7.42), 3. Geraint Thomas (+8.04), 4. O’ Connor (+9.47), 5. Tiberi (10.29), 6. Aresman (+11.10), 7. Bardet (+12.42), 8. Rubio (+13.33), 9. Zana (+13.52), 10. Hirt (+14.44), 11. Fortunato (+16.37), 12. Storer (+16.27), 13. Piganzoli (+22.36’), 14. Geschke (+27.55), 15. Covili (+31.56).

VENERDÌ SULLE DOLOMITI DI SAPPADA

Terzultima tappa del Giro d’Italia 2024. È la 19esima. Frazione tutta friulana e interlocutoria di 157 km, da Mortegliano (Udine) a Sappada, perla delle Dolomiti orientali. Percorso che prevede la risalita della valle del Tagliamento, il fiume più importante del Friuli-Venezia Giulia, l’ultimo fiume selvaggio d’Europa. E dopo Tolmezzo si sale al Passo Duron (4,4 km duri con un primo tratto addirittura al 18%). Ancora una cinquantina di km e si arriva alla Cima Sappada (1.240 metri), a soli 7 km dal traguardo. Sabato 25 maggio arrivo a Bassano del Grappa (Vicenza); poi trasferimento nella Capitale e passerella finale domenica a Roma costeggiando Fori Imperiali, Altare della Patria, Circo Massimo, Colosseo.

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Filippo Limoncelli