Tirreno-Adriatico, con una strepitosa volata Jonathan Milan trionfa a Follonica. Ganna resta leader (foto Ansa-Blitzquotidiano)
Jonathan Milan, 24 anni, alfiere del team Lidl-Trek e oro olimpico a Tokyo, con una volata di prepotenza ha vinto a Follonica la seconda tappa della Tirreno-Adriatico. Il friulano ha conquistato la quarta vittoria stagionale, la terza in carriera nella Corsa Dei Due Mari. Niente da fare per gli altri sprinter.
Jonathan troppo forte. E così, dopo la crono strepitosa di Filippo Ganna, l’Italia festeggia ancora alla Tirreno-Adriatico con il gigante (193cm.) di Tolmezzo. Milan, professionista su strada dal 2021, ha vinto anche 4 tappe al Giro d’Italia.
Seconda tappa della Tirreno-Adriatico. Partenza da Camaiore, arrivo a Follonica . Dal cuore della Versilia al centro del Golfo della Maremma. Frazione di 192 km con un dislivello di soli 800 metri. Ne è uscita la gara che ci si aspettava, gara per ruote veloci.
Nei due precedenti arrivi di tappa a Follonica non a caso hanno trionfato la freccia olandese Fabio Jacobsen e il re dell’ultima Milano-Sanremo il belga Jasper Philipsen, il principe degli sprinter dell’Alpecin. Stavolta i pronostici indicavano Jonathan Milan, parso in gran forma nella cronometro che ha aperto la Corsa dei due Mari.
E così è stato. Un solo GPM presente lungo il percorso, ovvero la salita di Canneto (4,6 km all’ 3,3% di pendenza media con punte al 9%) dopo 129 km di corsa. Scollinamento a 63 km dal traguardo, il che ha dato alle squadre tutto il tempo necessario per organizzarsi. Gran finale nel circuito conclusivo, primo passaggio sul traguardo a 18.1 km dall’arrivo.
Partenza ufficiale alle 11.31. La Carovana si dirige verso Pisa. Va subito in fuga il romagnolo Manuele Tarozzi, 26 anni, da tre alfiere della VF Group-Bardiani CSF-Faizane’ , team di Barco di Bibbiano (Reggio Emilia) diretto da Roberto Reverberi, figlio del leggendario Bruno.
Tarozzi resta in avanscoperta, in solitudine, per più di 120 km. Passa per primo allo sprint intermedio di Casino di Terra, frazione di Montecatini, con un vantaggio sceso sotto il minuto. Evadono dal gruppo Davide Bais ed Alessandro Tonelli, entrambi del team Polti VisitMalta, la squadra guidata da Stefano Zanatta e Alberto Contador.
A 70 km dall’arrivo tre uomini al comando. Comincia la salita di Canneto, vince il GPM Mattia Bais, la “freccia di Nogaredo”. A 50 km dal traguardo il gruppo ha ridotto il distacco dai tre fuggitivi a 36 secondi. Il trio è assorbito ai -38,2 km dall’arrivo. Tarozzi è stato in fuga per 154 km. Chapeu. Brutta caduta di Gaudu (ritirato).
La carovana ai -18 km entra nel circuito conclusivo. Le squadre preparano i “treni “ per i loro velocisti. Si accende la battaglia per conquistare le migliori posizioni per lo sprint. Tensione alle stelle. Curve pericolose, rotatorie, gomitate, rettilinei e vento sul lungomare, velocità pazzesca (punte a 66 km/h). Altra caduta ai -10 (tre a terra). Ultimi 350 metri: Consonni, perfetto, tira la volata a Jonathan Milan che taglia il traguardo con una potenza devastante. Il secondo staccato di 6 biciclette.
1. Jonathan Milan, 2. Zijlaard, 3. Pienhoet, 4. Olav Kooij, 5. Simone Consonni, 6. Sam Bennett, 7. Jake Stewart, 8. Tim Van Dijke, 9. Coquard, 10. Enrico Zanoncello.