Tirreno-Adriatico Fabio Jakobsen vince. Il velocista di 26 anni principe della corazzata Soudal Quick-Step, campione d’Europa in carica, ha vinto la seconda tappa della Tirreno-Adriatico con una volata prepotente, sontuosa, coraggiosa. In rimonta sui due uomini jet: Philipsen e Gaviria. Primo sui traguardo di Follonica, 12esimo successo stagionale del team belga. Filippo Ganna conserva il primato della corsa dei due Mari.
Seconda frazione della Tirreno-Adriatico, la prima in linea dopo la cronometro al Lido di Camaiore. Tappa abbastanza lunga (210 km). Da Camaiore a Follonica passando a Castellina Marittima (al km 97) e Canneto (km 136). Partenza alle 10.52. Due i ritirati: l’austriaco Gogll (Alpecin) e il costaricense Amador (EF Education-EasyPost).
Solita schermaglia iniziale e prima fuga di giornata di un quintetto assortito con quattro azzurri (Bais,Maestri, Iacchi, Gandin) e l’elvetico Thalmann. I primi 100 km scivolano senza sussulti. Il gruppo tiene i fuggitivi sotto controllo. I battistrada restano in quattro (si rialza Bais) e la fuga procede, tranquilla,nelle dolci colline toscane sotto il sole. Il quartetto si da’ cambi regolari. Gandin taglia per primo il traguardo volante di Canneto posto a 73 km dall’arrivo poi si rialza dopo 6 km. Restano tre in fuga.
Completata la quarta ora di corsa. Continua la fuga del terzetto Italo-svizzero. Il gruppo si mantiene ad una distanza di 700-800 metri. Non di più’. Ai -35 si entra nel circuito finale, un lungo falsopiano di 22 km con gli ultimi metri che toccano l’8-9%. E il distacco si riduce a 400 metri. Ma il terzetto non molla. Comunque il gruppo non se ne preoccupa e lascia fare. E ai -19,5 km dal traguardo, dopo 194 km di fuga, il gruppo ingoia i battistrada.
Comincia la bagarre, la velocità supera i 50. Le squadre lottano per assicurare ai propri velocisti la migliore posizione per lo sprint conclusivo. Ultimi 10 km ad alta tensione. Ai -3 km caricano il bazooka gli uomini jet. Ci sono tutti. Finale thrilling dopo 5h6’. Volata lunghissima. Gaviria va in testa, conta sulla sorpresa ,regge fino ai cento metri. Ma in rimonta si affianca il campione d’Europa Jakobsen e con un colpo di reni ciclopico va a vincere “bruciando “ Philipsen (secondo) e Gaviria (terzo). Quarto Girmay, quinto Molano, sesto Bauhaus, settimo Groenewegen. Ottavo e primo degli italiani Consonni. Là top 10 si chiude con Meeus (9) e Bouhanni (10). Filippo Ganna conserva il primo posto nella classifica generale.
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