Tappa e maglia al fenomeno sloveno Tadej Pogacar. Voleva vincere e c’è l’ha fatta. Prima ha tenuto tutto e tutti sotto controllo, poi ad un km dall’arrivo si è messo in testa, ha rintuzzato l’attacco di Lafay, lo ha affiancato ai 500 metri e poi ha aperto il gas, ha fatto il vuoto con una fiammata irresistibile ed ha tagliato il traguardo a braccia alzate. Poi come se niente fosse è andato a farsi un quarto d’ora di rulli. Serafico nelle dichiarazioni prima di salire sul palco delle premiazioni : “Missione compiuta . Tappa e maglia azzurra del leader della Corsa. È proprio quello volevamo i miei compagni ed io. Anche l’anno scorso ho fatto così. Tappa e maglia. Buon segno, no?”. Al secondo posto Vingegaard, terzo Lafay, quarto Evenepoel che ha preceduto Ciccone. Pozzovivo 12esimo. Classifica generale, primo Pogacar, secondo terzo Ganna a 21”.
Percorso con tre salite selettive
Dopo la cronometro iniziale vinta da Ganna e due tappe con l’arrivo in volata (Merlier, Caleb Ewan) la quarta frazione della Tirreno-Adriatico si è presentata con un menu stuzzicante. Dalla Cascata delle Marmore (provincia di Terni) a Bellante (provincia di Teramo). Tracciato di 202 km privo di asperità impegnative salvo gli ultimi 50 km caratterizzati da uno strappo di 4.200 metri – ripetuto tre volte – prima del traguardo.
Il primo GPM di giornata (Valico Torre Fuscello, 1.115 metri) ha severamente i corridori: 9.600 metri al 3,8%. Quindi 50 km abbastanza ondulati per poi infilarsi nel circuito finale di 20,5 km (in evidenza Quinn Simmons). Ascesa per la prima volta, verso Bellante (4,2 km al 6,6%, Max 11%). Poi discesa e pianura con Valentin Ferron che va in fuga ma è braccato e ripreso dal gruppo a 3 km dal traguardo.
Ganna e l’obiettivo del record dell’ora
Non si parla d’altro nelle pieghe della Corsa dei Due Mari. Con una convinzione diffusa, condivisa. Eccola: Top Ganna farà Sanremo (19 marzo), Roubaix (17 aprile) e Tour de France (1-24 luglio, 3.329 km, due cronometro di 13 e 40 km) – farà tutto questo – in funzione del record dell’ora; tentativo programmato per fine agosto. Vuole diventare il “re del tempo “. Il 25 luglio festeggerà 26 anni. L’età giusta per un cronoman. Come insegnano otto grandissimi degli ultimi trent’anni . Da Indurain (1964), Ulrich (1973) e Cancellara (1981) a Tom Dumoulin (1990) e Wout van Aert (1994). Senza dimenticare Bradley Wiggins (1980),Tony Martin (1985), Rohan Dennis (1990). Ganna ha talento, potenza, tecnica, postura e giusta ambizione. Può farcela. È il suo Everest. Tutto il resto è mezza collina.