Il belga Tim Merlier, 29 anni, alfiere della Alpecin Fenix, ha vinto in volata la seconda tappa della Tirreno-Adriatico. Top Ganna resta leader della Corsa dei due Mari. E cinque italiani hanno chiuso la corsa nei primi dieci. Consonni il primo azzurro (quinto) preceduto da Sagan. Ballerini settimo. E poi nell’ordine Nizzolo, Guarnieri, Vendrame, Viviani rimasti indietro ai meno tre, non è riuscito a risalire rimediando il 29esimo posto. In classifica generale restano ai loro posti Evenepoel (secondo) e Pogacar (terzo).
Una tappa impegnativa
È stata la tappa più’ lunga della Tirreno-Adriatico, 219 km. Da Camaiore a Sovicille (provincia di Siena). Partenza con un minuto di silenzio per manifestare la vicinanza del ciclismo al popolo ucraino. I primi 80 km sono tranquilli ma in prossimità del primo GPM scatta Davide Bais (team Eolo) e va a vincere. Poi si fa raggiungere dal compagno di squadra Francesco Gavazzi e i due se ne vanno. Il gruppo li tiene sotto controllo. A 40 km dall’arrivo i battistrada hanno un vantaggio di 2’26”. Dopo 160 km c’è l’asperità della Pineta (449 m.) e ad una ventina di km lo scoglio Chiusdino (552 m.). La fuga di Bais e Gavazzi termina a 19 km dal traguardo, raggiunti da Soler. Lo spagnolo ha proseguito ma a 3 km dall’arrivo è stato agganciato dalle squadre dei velocisti.
Il c.t. Bennati: “Siamo partiti bene”
Il commissario tecnico della Nazionale , presente alla corsa dei due mari, ha colto l’occasione per elogiare Top Ganna vincitore della cronometro. “È stato perfetto. Ha centrato una vittoria che ha dato morale a lui e a tutti gli azzurri “. Il fatto di essersi messo alle spalle due fenomeni come Evenepoel e Pogacar ha in effetti galvanizzato tutto l’ambiente. Ha schiantato i rivali a quasi 55 km all’ora, ha corso rischi ma ha dimostrato di avere buone gambe. Buon segno in vista della Milano-Sanremo.