TORINO – Il Torino ha vinto 1-0 contro l’Inter nel lunch match di giornata ma fa discutere la “particolare” stretta di mano tra Spalletti e Mazzarri al termine della partita.
Spalletti provoca Mazzarri
“Mazzarri? Ha sempre timore anche quando vince, non c’è da aver timore, la partita è finita, l’hai vinta. Mi dà la manina con la puntina”
La risposta ironica di Mazzarri
“Abbiamo passato momenti difficili, una bella vittoria contro una grande squadra. Sono contento, sarei falso a dire il contrario. La stretta di mano a Spalletti? E che siamo al cinema? È una normale stretta di mano, era tutto contento, siamo contenti tutti”
Spalletti e la porta stregata: “La palla non voleva entrare”
Rammarico per “aver fatto la partita, per certi versi anche bene”, senza poter contare sui tre punti. Spalletti individua nella “gestione dell’equilibrio” le cause del ko dell’Inter allo stadio Grande Torino: “la palla – spiega il tecnico nerazzurro – è girata con meno fluidità ci abbiamo messo troppo a fare le scelte giuste, la qualità dei passaggi e delle scelte avrebbe dovuto fare la differenza ma non siamo stati bravi e veloci come altre volte. Mi è sembrato che oggi non dovesse proprio andare, e che il pallone non dovesse entrare in nessun modo””. Un ruolo chiave nella sconfitta l’ha rivestito il portiere granata Sirigu: “E’ stato molto bravo, il Torino inoltre ha fatto una partita attenta difensivamente, non ci ha mai concesso profondità. Ci sono girati contro dei dettagli che era più facile andassero nel verso opposto, come il tocco di Ivan dietro a D’Ambrosio, da cui è nato il gol di Ljajic”. Partita che non è cambiata neanche con l’inserimento a partita in corso di Rafinha: “L’ho lasciato fuori – la spiegazione di Spalletti – per averlo quando avremmo avuto più spazio per la gestione della partita. Nel primo tempo bisognava fare più fatica. Lui veniva da due partite in pochi giorni, doveva tirare il fiato”.
Mazzarri: “Siamo una squadra con la S maiuscola”
Gioia in casa granata per la terza vittoria consecutiva, ottenuta contro una grande avversaria come l’Inter: “Stiamo diventando – spiega raggiante Mazzarri – una squadra con la S maiuscola. Se tutti faranno sempre la fase difensiva e offensiva con questa intensità, potremo toglierci soddisfazioni”. Fin dalla prossima partita con il Chievo, necessaria per continuare a sperare in un miracoloso recupero sulla zona Europa: “Li ho martellati già alla fine della partita, non dobbiamo alzare la testa, il Chievo sarà una partita durissima. Rivincita con l’Inter? Assolutamente no, sono contento perché l’Inter è quarta e il Torino ha giocato una grande partita contro questa squadra: nessuna rivincita personale, guardo avanti non dietro”. La stessa filosofia seguita per recuperare Ljajic, trasformato rispetto al calciatore ammirato lo scorso anno: “Adem ha fatto la mezz’ala, il centrocampista, il trequartista: se si vuole giocare con tre offensivi e Baselli, bisogna sacrificarsi in entrambe le fasi. Me l’hanno fatto vedere con l’Inter, se non lo faranno contro il Chievo mi arrabbio”.
Il video con la stretta di mano tra Spalletti e Mazzarri
Siamo in grado di svelare il labiale di #Spalletti mentre a denti stretti salutava #Mazzarri a fine partita: gli è rimasto qualcosa dell’esperienza romana.
“Ma li mortacci tua e de tu nonno ‘n cariola co le zampe de fora”.pic.twitter.com/uS2EosO7nx #TorinoInter— Ivan Zazzaroni (@zazzatweet) 8 aprile 2018