Torino-Juventus, formazioni derby della Mole: Cerci sfida Carlos Tevez

Torino-Juventus, formazioni derby della Mole: Cerci sfida Carlos Tevez
Torino-Juventus, formazioni derby della Mole: Cerci sfida Carlos Tevez

TORINO, STADIO OLIMPICO – Torino-Juventus, formazioni probabili del derby della Mole. Alessio Cerci (Torino) e Carlos Tevez (Juventus) sono i protagonisti più attesi. Si gioca alle ore 12.30.

Torino (3-5-2): 30 Padelli, 25 Glik, 5 Bovo, 24 Moretti, 36 Darmian, 33 Brighi, 20 Vives, 7 El Kaddouri, 3 D’Ambrosio, 11 Cerci, 9 Immobile. (23 L.Gomis, 32 Berni, 2 Gu.Rodriguez, 26 Pasquale, 19 Maksimovic, 17 S. Masiello, 4 Basha, 63 Bellomo, 8 Farnerud, 69 Meggiorini). All.: Ventura.

Squalificati: Barreto, Gazzi, Gillet. Diffidati: nessuno. Indisponibili: Larrondo.

Juventus (3-5-2): 1 Buffon, 15 Barzagli, 19 Bonucci, 3 Chiellini, 26 Lichtsteiner, 23 Vidal, 6 Pogba, 8 Marchisio, 22 Asamoah, 9 Vucinic, 10 Tevez. (30 Storari, 50 Citti, 5 Ogbonna, 11 De Ceglie, 16 Motta, 13 Peluso, 33 Isla, 20 Padoin, 21 Pirlo, 12 Giovinco, 14 Llorente, 27 Quagliarella). All. Conte.

Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno. Indisponibili: Caceres, Rubinho, Pepe. Arbitro: Mazzoleni di Bergamo Quote Snai: 6,00; 3,85; 1,55

Negli ultimi sette derby casalinghi il Torino non ha mai vinto contro la Juventus: score di 2 pareggi e 5 successi bianconeri. Ultima vittoria granata 3-2 nel 1994/95 in A. L’ultimo gol ufficiale segnato in assoluto dal Torino contro la Juventus risale al 24 febbraio 2002 quando, in serie A, fu pareggio per 2-2 in casa granata.

L’autore del secondo gol del Torino fu Cauet all’80’: da allora sono trascorsi i restanti 10′ di quel match, più le intere 8 successive partite di serie A (doppia vittoria bianconera nel 2002/03: 4-0 esterno e 2-0 in casa; nel 2007/08 vittoria esterna juventina per 1-0 e pareggio 0-0 in casa; doppia affermazione bianconera per 1-0 nel 2008/09, prima in casa poi in trasferta; successo interno juventino per 3-0 e poi esterno per 2-0 nel 2012/13), per un totale di 730′ di digiuno assoluto granata.

La Juventus ha subito sempre una rete nelle ultime 5 gare ufficiali, in ordine da Lazio ed Inter (serie A), Copenhaghen (Champions), Verona e Chievo (serie A). L’ultima gara terminata a porta inviolata dai bianconeri risale al 24 agosto, 1-0 a Marassi sulla Sampdoria.

E’ stata stabilita la striscia negativa dell’era-Conte: mai la sua Juventus aveva subito gol per 5 gare ufficiali a fila. La Juventus, tra vecchia e nuova stagione, segna in campionato da 18 giornate, per un totale di 31 marcature. Ultimo digiuno bianconero il 16 febbraio scorso, 0-1 a Roma contro i giallorossi. (Ha collaborato Football Data).

Quando affrontano la Juve “quest’anno tutti si snaturano, non la mettono sul piano del gioco, ma pensano solo a non farci giocare”, quasi protesta Antonio Conte, alla vigilia del derby con il Torino. Naturale quindi che il tecnico bianconero resti abbottonato più che mai sulla formazione che  all’ora di pranzo, manderà in campo nella stracittadina della Mole numero 187.

“Chi giocherà in coppia con Tevez?”, domanda un giornalista nella conferenza stampa a Vinovo. E Conte stoppa ogni possibile fuga di notizie con una battuta: “Ah, Tevez gioca?”. Al fianco dell’Apache potrebbe esserci di nuovo Llorente, o forse Vucinic, o Giovinco. E magari – è il tarlo che prova ad insinuare nel suo collega Ventura – ‘Carlitos’ partirà dalla panchina. Difficile credergli perchè l’argentino ha già saltato, salvo pochi minuti, la partita infrasettimanale con il Chievo. Comunque “di scelte non parlo”, spiega Conte “perchè non voglio dare vantaggi a nessuno”.

Meno che mai in quel derby che, “è sempre partita a parte, in cui non contano il monte-ingaggi, la rosa o la classifica”, ma – osserva il tecnico campione d’Italia – “la cattiveria agonistica, la grande rabbia. In partite come questa conta di più la voglia di prevalere sull’avversario”. Il Torino nelle stracittadine è a digiuno da 18 anni, da 11 non segna, un motivo in più per fare la massima attenzione ai granata.

“Nei confronti del Toro – sottolinea Conte – nutro grandissimo rispetto: ha ottimi giocatori, a cominciare da Immobile e Cerci, ed un sistema di gioco che avevo provato anch’io alla Juve, accantonandolo, però, perchè non era adatto alle caratteristiche dei miei giocatori. Ma non sono così certo – sorride – che  i granata giocheranno a viso aperto”.

Sulla strada verso il derby e del delicato match di tre giorni dopo in Champions League, contro il Galatasaray, Conte ha ricordato alla squadra gli errori delle ultime partite, disattenzioni che hanno costretto i bianconeri a dover rincorrere:

“Abbiamo messo sotto la lente d’ingrandimento le cose che non vanno, gli aspetti da migliorare. Ma non mi pare che ci siano stati disastri: contro Verona e Chievo il possesso di palla è stato al 70%, abbiamo concesso solo due tiri, anche se, purtroppo, entrambi sono diventati gol. Fossi nei panni dei critici andrei piano a dire che la Juventus fa fatica, così come era stato eccessivo dopo le prime vittorie definirci una squadra spaziale”.

Il tecnico batte e ribatte il tasto di quanto sia difficile fare quel tris di scudetti che alla Juve manca dagli anni Trenta: “Faremo una gran fatica a rivincere il titolo, dovremo essere perfetti”. Su una cosa mette la mano sul fuoco:

“Siccome – dice Conte – ho bravi giocatori, ma soprattutto ottimi uomini, ho la certezza che non si fanno abbagliare dalle vittorie e che sono i primi ad essere autocritici sugli aspetti che sono da migliorare. Non c’è insomma il rischio che, dopo due anni di successi, l’attenzione sia meno feroce”.

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