Torino, Urbano Cairo scarica Carlo Tavecchio: “Non è più candidabile”

Torino, Urbano Cairo scarica Carlo Tavecchio: "Non è più candidabile"
Torino, Urbano Cairo scarica Carlo Tavecchio: “Non è più candidabile” (LaPresse)

TORINO – “Carlo Tavecchio non è più candidabile alla presidenza della Federcalcio”. Così il presidente del Torino Urbano Cairo, intervistato da Repubblica e la Stampa, torna sulla sua decisione di ritirare il suo appoggio a Tavecchio e propone di rivedere la governance della Figc.

Tavecchio, dice al quotidiano torinese, “non lo appoggiamo più perché la sua è diventata una candidatura controversa”. “Con questo non significa che passiamo sul fronte di Demetrio Albertini, vuol dire che dobbiamo rivedere l’intera governance del nostro pallone”.

“Con l’attuale sistema – sottolinea Cairo – c’è la possibilità per la Lega Dilettanti e la Lega Pro di eleggersi presidente della Federcalcio a maggioranza: niente contro la politica adottata da queste due leghe, ma c’è anche, e soprattutto, un calcio espressione del mondo professionistico che non può restare ai margini”.

Spiega i motivi che avevano spinto la Lega Calcio, con 18 voti e due astenuti, a sostenere Tavecchio nella corsa federale: “c’era la necessità di dare un segnale. Per una volta ci sembrava giusto che la Lega Calcio si esprimesse compatta, o quasi”.

Torna poi sull’ipotesi commissariamento: “Penso che il presidente del Coni Malagò avrebbe lo spessore giusto per guidare il nostro mondo verso quelle riforme che non sono più differibili”. Malagò, continua Cairo su Repubblica, “è un personaggio di spessore e può riformare il mondo del calcio”.

E al giornalista che gli chiede se la sua decisione sarà condivisa dagli altri presidenti, risponde: “Non so”. “Le società che in un primo momento erano con Albertini e che poi invece avevano votato con Tavecchio per dare compattezza alla Lega, adesso stanno tornando su idee di opposizione”.

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