Torna Berrettini. È guarito. Ricomincia da sé stesso e da Phoenix (12-17 marzo). E dopo i campi dell’Arizona lo rivedremo probabilmente a Miami. Ha “voglia di sentirsi giocatore” (parole sue). Così ha raccontato martedì a taccuini e microfoni. Una narrazione a cuore aperto. A tutto campo: piani, stato di salute e forma, anche sentimentale. Ha chiuso ufficialmente la sua storia d’amore con la modella e showgirl Melissa Satta, 38 anni, ex Velina di Striscia la notizia (2005-2008). Storia finita, rottura ufficializzata direttamente da una conferenza stampa da Montecarlo via zoom.
Ha detto Berrettini: “Io e Melissa Satta non stiamo più insieme. Quello che posso dire è che abbiamo avuto un rapporto bellissimo, intenso, abbiamo una grandissima stima l’uno per l’altro. Non andrò oltre a questo, non mi piace condividere troppo la mia vita privata”. Una dichiarazione che mette fine anche all’infinito vociare della rete circa la loro rottura, scaturita dalla mancata presenza di foto insieme in occasione del compleanno di lei prima (7 febbraio) e di San Valentino poi. Sui motivi il tennista romano ha sorvolato: “Non è successo niente di particolare, devo ringraziarla per questo periodo vissuto molto intensamente nonostante tutte le difficoltà del caso”. Molto probabilmente a dividerli pare sia stata una diversa visione del loro futuro: lei voleva fare una famiglia con lui, Matteo invece ha deciso di concentrarsi sul tennis.
L’AIUTO DI SINNER E MALDINI – Matteo Berrettini, 27 anni, ha detto che il suo ritorno è stato caldeggiato da due campioni come Jannik Sinner e Paolo Maldini. Negli ultimi mesi l’amicizia con l’altoatesino è diventata solida al punto che Jannik è diventato un suo punto di riferimento. Ha detto in conferenza stampa: “Ci scriviamo spesso io e Jannik, forse non siamo mai stati così uniti, sto cercando di prendere spunto anche dalla sua routine”. Anche altri sportivi lo hanno aiutato nel suo faticoso recupero. Tra questi Paolo Maldini. Matteo lo ha ringraziato perché “mi ha fatto capire che ho ancora tanto da dare”.
UNA CARRIERA FANTASTICA – Soprannominato The Hammer (il martello) per la potenza dei suoi colpi, Matteo Berrettini è ritenuto tra i più forti tennisti italiani di tutti i tempi. Soltanto due anni fa era sesto nel ranking ATP, terzo miglior piazzamento ottenuto da un italiano dal 1973. E’ il solo giocatore italiano ad aver disputato la finale del torneo di Wimbledon, nonché la semifinale degli US Open sul cemento. È l’unico tennista italiano ad aver raggiunto i quarti di finale di tutte le prove del Grande Slam. Nel corso della sua carriera ha vinto 7 titoli in singolare di cui 3 in terra rossa e 4 su erba.
PERIODO BRUTTO ALLE SPALLE – Berrettini ammette: “Sì, è stato un periodo brutto. Uscivo di casa di forza, poi sono ripartito dalle basi: perché gioco, perché mi piace sfidare i limiti, giorno per giorno. Ho messo ordine nella mia vita sportiva. La voglia di alzare un grande trofeo c’è sempre e mi manca troppo il torneo di Roma che non vedo da 2 anni”. La sua cavalcata 2024 riparte da Phoenix . Sente di avere il potenziale per tornare al vecchio livello. È pronto, dice, per essere di nuovo competitivo.
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