Totti lascia la Roma, i motivi dell'addio. Quando Conte gli disse: "Vengo, parliamone..." Totti lascia la Roma, i motivi dell'addio. Quando Conte gli disse: "Vengo, parliamone..."

Totti lascia la Roma, i motivi dell’addio. Quando Conte gli disse: “Vengo, parliamone…”

Totti lascia la Roma, i motivi dell'addio. Quando Conte gli disse: "Vengo, parliamone..."
Totti lascia la Roma, i motivi dell’addio. Quando Conte gli disse: “Vengo, parliamone…”. Foto ANSA/GIORGIO BENVENUTI

ROMA – Francesco Totti lascia la Roma al termine di una lunghissima avventura che durava dal lontano 1989. La bandiera giallorossa spiegherà i motivi del suo addio in una conferenza stampa che andrà in onda domani alle ore 14 presso la sede del Coni, per gentile concessione del suo amico Giovanni Malagò.

In attesa di ascoltare le dichiarazioni dell’ex capitano della Roma, è Il Corriere dello Sport, in un articolo a firma di Guido d’Ubaldo, a ricostruire le motivazioni che hanno portato Totti a lasciare il suo amore di sempre.

L’ex numero dieci abbandona il suo club del cuore perché non è stato coinvolto nel processo decisionale che ha portato alla nomina di Fonseca come nuovo allenatore dei giallorossi. Comportamento della società che stona con l’offerta presentata a Totti per essere il nuovo direttore tecnico del club. Un dt è una figura importante in una società di calcio ed il suo parere deve essere determinante in ogni decisione cruciale del club. Così non è stato e Totti ha deciso di andarsene. 

La ricostruzione del Corriere dello Sport parte dal lontano 2017 quando l’ex capitano della Roma, che aveva appena smesso di giocare a calcio, andò a Londra accompagnato da Ilary Blasi per incontrare prima Baldini e poi Pallotta con Baldini. La proprietà americana aveva deciso di spalmare il contratto da dirigente (allungandolo di un anno) che gli avevano fatto firmare i Sensi nel 2010, con efficacia immediata alla conclusione della sua carriera di calciatore.

Dopo l’esonero di Eusebio Di Francesco, Massara, su direttiva di Franco Baldini, ha contattato Fabio Capello per offrirgli il ruolo di direttore tecnico. Capello ha rifiutato ma questa mossa ha deteriorato nuovamente i rapporti tra Totti, che ambiva a ricoprire quel ruolo dirigenziale, e Franco Baldini. 

Allo stesso tempo, Baldini aveva dato l’ok per chiudere con Paulo Sousa ma l’allenatore portoghese ha preferito accordarsi con il Bordeaux allettato da un contratto triennale. A questo punto la Roma si è trovata impreparata e Totti ha risolto la situazione, mostrando un’ampia capacità dirigenziale, convincendo Claudio Ranieri a tornare a Roma e soprattutto ad accettare un contratto di appena tre mesi. 

Preso atto della decisione della Roma di non proseguire con Ranieri, l’ex capitano giallorosso si è mosso in prima persona per convincere Antonio Conte. La trattativa tra il tecnico pugliese e la Roma è nata con il contatto con l’ex numero dieci della Roma. Conte era rimasto favorevolmente impressionato dalla proposta presentata da Totti e aveva dato la sua disponibilità di massima. 

Poco tempo dopo, Fienga, in un blitz segreto nella sede di una banca a Siena, ha continuato la trattativa con Conte senza avvisare l’ex numero dieci della Roma. L’incontro tra Fienga e Conte è stato disastroso.

L’ex allenatore della Juventus non è rimasto soddisfatto del progetto tecnico presentatogli da Fienga e ha deciso di rifiutare la Roma per accordarsi con l’Inter. Allora la Roma ha contattato Gasperini, senza avvisare Totti, ma anche il tecnico dell’Atalanta ha rifiutato. Anzi si è fatto forte della proposta della Roma per strappare un ottimo rinnovo di contratto con l’Atalanta. 

A questo punto la Roma si è trovata di nuovo in difficoltà e ha lasciato nuovamente l’iniziativa all’ex numero dieci. Totti ha contattato Gattuso ma il suo vecchio compagno di Nazionale ha rifiutato perché non se l’è sentita di ficcarsi nuovamente in una situazione ambientale complicata come quella della Roma. 

Dopo il no di Gattuso, sono rimasti in corsa tre allenatori per la panchina della Roma: De Zerbi, Giampaolo e Fonseca. L’ex numero dieci della Roma non è stato preso in considerazione in questo processo decisionale e Baldini ha dato mandato ai dirigenti giallorossi di chiudere con Fonseca che è stato nominato come nuovo allenatore della Roma. Totti non ha nulla contro Fonseca ma si è sentito mancato di rispetto e ha deciso di andarsene. 

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