Buongiorno Tour. Ci siamo. Sabato 1 luglio parte da Bilbao il Tour de France, la massima corsa a tappe del ciclismo mondiale.
Partenza dall’estero n.25. Inizio nei Paesi Baschi, conclusione a Parigi domenica 23. Una galoppata di 3.404 km frazionati in 21 tappe. Edizione n.110 ricca di salite iconiche: Pirenei, Puy de Dome, Alpi, Vosgi. Ben 30 i GPM, 57 mila i metri di dislivello, una sola cronometro.
A via 22 squadre e 176 corridori. Occhi puntati sui duello Pogacar-Vingegaard, vincitori delle ultime edizioni. Pochi gli italiani in gara, appena sette. È dal 1983 che non si registrava una partecipazione così bassa. Allora furono addirittura solo sei. Giusto 40 anni fa.
Eppure gli italiani al Tour hanno anche colto trionfi. Vittorie epiche con Bottecchia (1924-25), Bartali (1938, 1948), Coppi (1949, 1952), Nencini (1960), Gimondi (1965), Pantani (1998), Nibali (2014). Ora la musica è diversa. Basta questo dato: Italia a secco di vittorie dal 2019 (Nibali a Val Thorens, Savoia). A secco da 64 tappe. Onestamente troppe.
Quest’anno le chances azzurre sono affidate a soli 7 uomini e uno solo è capitano della sua squadra. Ergo, sulla carta le probabilità di vincere almeno una tappa sono minime. Ma non sono da escludere a priori. Il ciclismo, come il calcio, è “un mistero buffo” (Gianni Brera). Ecco i 7 cavalieri azzurri al via da Bilbao.
GIULIO CICCONE (scalatore ) – È il capitano della Trek-Segafredo, 28 anni. Ha già indossato la maglia gialla al Tour, ha un palmares di tutto rispetto tra cui tre tappe al Giro d’Italia, la prima da esordiente (2016).
ALBERTO BETTIOL (cronoman ) – Toscano di Poggibonsi, corridore imprevedibile, ha già corso un Tour (il primo nel 2017). Nel suo palmares spicca il trionfo nel Giro delle Fiandre (7 aprile 2019), vittoria in solitaria dopo una fuga di 18 km. Indimenticabile.
GIANNI MOSCON (passista) – Trentino, 29 anni, è un corridore completo, forte nel passo, discreto in salita e sul pavé, ha pure uno spunto veloce. Ex Ineos, oggi corre per l’Astana. È al suo quarto Tour. Ha i numeri per far bene.
MATTEO TRENTIN (passista) – Il re della Valsugana (Trento) in realtà sa far tutto. Per questo il ct Casssani lo ha nominato capitano della Nazionale ai Mondiali dello Yorkshire dove si è piazzato secondo. Ha vinto tappe ovunque, Tour compreso. Oggi a 33 anni fa il gregario-suggeritore del suo leader Pogacar.
DANIEL OSS (pistard, cronoman) – Veterano prezioso con una decina di Tour alle spalle, alfiere del team francese TotalEnergies, il 36enne originario di Trento, compagno di squadra di Peter Sagan, è al completo servizio del team.
JACOPO GUARNIERI (velocista) – Il Lombardo vizzolese (Milano), 35 anni, ottimo sprinter, è specializzato nel “pesce pilota”. Bravo, come pochi, a trovare un varco nelle volate mozzafiato e trascinare fino Ai 300-400 metri il suo uomo-jet.
LUCA MOZZATO (velocista) – Vicentino di Arzignano, 25 anni, tuttofare del team francese Arkea-Samsic che punta su di lui apertamente, è al suo secondo Tour . Obiettivo: vincere una tappa.
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