Tour de France, al traguardo di Carcassone vittoria del belga Philipsen: battuti i giganti dello sprint

Al Tour de France, il velocista belga   Jasper Philipsen , 24 anni, ha trionfato sul traguardo di Carcassone battendo, con una volata pazzesca, due giganti dello sprint: Van Aert e Pedersen.

Ai 200 metri è dietro ai fenomeni, prende la ruota di Pedersen, si ingobbisce nello sforzo titanico e a 50 metri dalla linea d’arrivo esce dalla scia danese, resiste a Van Aert e lo “brucia “ con un prodigioso colpo di reni. Secondo Wout Van Aert di mezza bici, terzo Pedersen. Immutata la classifica generale: Vingegaard sempre in maglia gialla ma se l’è vista brutta: in un solo giorno ha perso due gregari di lusso ed è pure caduto apparentemente senza conseguenze. Quarto Bardet (+ 3’1”), quinto Adam Yates (+4’06”).

RITIRATI ROGLIC E KRUIJSWIJK, LE COLONNE DI VINGEGAARD

È stata una tappa di modeste difficoltà – al netto del gran caldo – dopo le brutali tappe alpine che ha concluso  la seconda settimana di un Tour “mai visto così “ (parole di Contador, il re del 2007 e 2009). Tappa di 202 km, da Rodez a Carcassone .

Una frazione lunga che ha avvicinato ai Pirenei ma priva di difficoltà altimetriche. Due solo salite classificate come GPM oltretutto non molto dure. Pochissimi i tratti di pianura ma un continuo saliscendi,  dalla partenza al traguardo. Osservati speciali Wout Van Aert e Caleb Ewan.

Il primo per verificarne le velleità, il secondo  per testare le sue condizioni fisiche dopo la terribile caduta di due giorni fa; a Mende è arrivato sofferente qualche metro (appena ) davanti al “carro scopa”, cioè l’ultimo veicolo della carovana di una corsa. Eroico.

Ultimo in classifica generale con un ritardo abissale (3h46’20”). Ma  c’è. Si sono invece ritirati per Covid perché positivi Simon Clarke e Magnus Cort. E si è ritirato (non è nemmeno partito) Primoz Roglic per guai fisici. Vingegaard ha perso così un importante supporto.

Sono rimasti in gara 154 corridori. Fuga di giornata (Politt e Honore’) a ritmo scampagnata. A 63,8 km brutta caduta di Steven Krujswijk: ritiro e ambulanza. Brutto colpo per la maglia gialla ,a sua volta caduto (senza conseguenze ). Battistrada presi ai – 53 km. Poi ci hanno provato B.Thomas e Gougeard. Ai – 10 km i due fuggitivi avevano un vantaggio di 26”. Finale rovente. Gruppo compatto ai – 450 metri. Volata pazzesca. E

CALDO FINO A 40 GRADI, 400 BORRACCE PER SQUADRA

Nel sud della Francia le temperature sono arrivate a 39-40 gradi. Enorme disagio in tutta la carovana. Giuria, organizzazione, rappresentanti dei corridori e squadre, per venire incontro alla salute degli atleti, hanno deciso misure straordinarie: il rifornimento è stato aperto fino a 10 km dal traguardo ed è stato esteso il tempo massimo al 20%.

Un corrridore ha utilizzzato in media 50 borracce, cioè 20 litri per dissetarsi e idratarsi. Dunque 400 borracce per squadra. Sono intervenuti i furgoni-frigo e  le autobotti per raffreddare l’asfalto. Diversi corridori, come Vingegaard, hanno indossato i giubbotti di ghiaccio.

TAPPA N.16 (martedì 19 luglio 2022)

La terza settimana del Tour, Carcassone-Foix di 178,5 km, è la prima dopo il riposo che fa da preludio alle ultime cinque che portano a Parigi (domenica 24). Una tappa che arriva nel Midi-Pirenei, regione confinante (anche) col microstato di Andorra, noto paradiso fiscale. Settimana decisiva.

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