Il basco Ion Izagirre, 34 anni, scalatore principe della Cofidis, ha vinto in solitaria la 12esima tappa del Tour de France. Ha attaccato sull’ultimo GPM con una accelerazione sontuosa e, dopo lo scollinamento, è volato in discesa con coraggio, mestiere, tenacia, sapienza tattica. Ha fatto il vuoto tagliando il traguardo di Beaujolais a braccia alzate, scuotendo la testa, quasi incredulo di tanta impresa. Vingegaard è rimasto inMaglia Gialla. Probabilmente si è riposato in vista del Colombier.
Primo Izagirre, secondo Burgaudeau (+58”), Terzo Jorgenson (+58”). A seguire: Benlot (+1’06”), Johannessen (+1’11”), Thibaut Pinot (+1’13”), Martin (+1’13”), Teuns (+1’27”), Guerriero (+1’27”), Campenaerts (+3’02”).
Primo Vingegaard, secondo Pogacar (+17”), terzo Hendley (+2’40”). A seguire Rodriguez (+4’22”), Pello Bilbao (+4’34”), Adam Yates (4’39”), Simon Yates (4’44”), Pidcock (+5’26”), Gaudu (+6’01”), Thibaut Pinot (+6’33”).
Dodicesima tappa, da Roanne a Belleville-en-Beaujolais di 169 km. Frazione più complicata del previsto con cinque GPM e un dislivello di 3.120 metri. Gli ultimi 50 km si sono rivelati particolarmente ostici con il Col de la Croix Rosier (717 metri) a 29 km dal traguardo.Partenza alle 13.25 – ritirato Jacobsen – ritmo subito alto, primi due GPM vinti rispettivamente da Dani Martinez e Giulio Ciccone . Prima parte di anarchia assoluta. Di rilievo la fuga di 12 corridori che riescono ad accumulare un buon margine. I fuggitivi a 60 km dal traguardo hanno oltre 3’ di vantaggio. Adesso sono 15 i battistrada tra cui Thibaut Pinot, Amador, van Van der der Poel, Alaphilippe, Benoot, Guerriero. Il gruppo maglia gialla ha un ritardo di oltre 12’. Allungano , a sorpresa, Amador e Van der Poel e la loro fuga acquista spessore. Al penultimo GPM (Col de la Croix Montmain, 737 metri) van der Poel, scattato ai -47 km, si presenta tutto solo allo scollinamento con 18” sui più immediati inseguitori. Il gruppo maglia gialla è rimonta: è a 2’52” dal fuoriclasse olandese. Comincia un’altra corsa. Jorgenson e Thibaut Pinot vanno alla caccia del battistrada e lo agganciano ai -32. Il trio è a sua volta preso da un quintetto di scalatori puri tra cui Izaguirre. Il basco della Cofidis scollina in solitaria sull’ultimo GPM con 20” di margine sulla coppia di inseguitori. Il gruppo maglia gialla scollina con 4’ di ritardo. Izaguirre vola in discesa e guadagna un’altra decina di secondi. Ai -19 km ha un vantaggio di 41”.
Izaguirre insiste nella fuga, a 15 km dalla linea d’arrivo ha un vantaggio di 55”. La sua esperienza (9 partecipazioni al Tour) lo conforta. È caccia al basco. Lo bracca un quintetto. A 9 km dal traguardo Izaguirre conserva 51” di vantaggio, a-5 il margine è stabile sul minuto. Spinge un lungo rapporto. Arriva sul rettilineo in tripudio di bandiere Beaujolaus. A cento metri dallo striscione comincia ad esultare regalando sorrisi, baci e una felicità contagiosa pienamente ripagata dal generoso pubblico.
Da Chatillon sur Chalaronne al mitico Gran Colombier di 138 km. Frazione per scalatori. Prima parte totalmente pianeggiante l’ascesa finale al Grab Cooombier, 17,4 km al 7,1% di pendenza media. Dopo i Pirenei e il Puy de Dome una salita selettiva con ounte del 12%.
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