E quattro! Il belga Jasper Philipsen, 25 anni, velocista principe del team Alpecin, con un prepotente sprint si è aggiudicato la 11 esima tappa del Tour e la quarta sua personale; la sesta in carriera ottenuta al Tour. In volata ha battuto il potente Groelnewegen. Devastante il belga in maglia verde che è riuscito a distruggere la concorrenza agguantando il quarto successo in questa corsa. Da sottolineare ancora un ottimo piazzamento per il vicentino Luca Mozzato (settimo). Vingegaard è sempre in maglia Gialla. Il Trentino Daniel Oss ha ricevuto il premio della combattività.
Primo Philipsen, secondo Goenewegen, terzo Bauhaus. A seguire: Coquard (4), Pedersen (5), Kristoff (6), Mozzato (7), Sagan (8), Van Aert (9), Welfortt (10).
Primo Vingegaard, secondo Pogacar (+17”), terzo Hendley (+2’40”). A seguire Rodriguez (+4’24”), Bilbao (+4’36”), Adam Yates (+4’41”), Simon Yates (+4’46”), Pidcock (+5’26”), Gaudu (+6’01”), Kuss (+6’45”).
Undicesima tappa. Da Clermont Ferrand a Moulins di 180 km. Frazione con tre modesti GPM (tutti di quarta categoria) ed un altrettanto modesto dislivello, 1.870 metri. Partenza alle 13.24. Dieci minuti dopo vanno in fuga tre uomini : Amador, Louvel e l’azzurro Daniel Oss. Louvel scollina per primo sul primo GPM di giornata, Oss sul secondo posto al km 49. Il gruppo controlla. Andatura tranquilla, media oraria di poco superiore ai 40 km/h. Lo sprint intermedio di Laperyhouse posto al km 70 è vinto da Louvel.
I tre fuggitivi insistono nella loro avventura senza troppa convinzione . Il gruppo a sua volta non ha intenzione di andare a prenderli. Tutti rallentano. Succede anche questo alla Grande Boucle. I tre si voltano spesso in attesa di essere raggiunti. La pantomima procede per parecchi km. Ricorda il gioco del gatto (gruppo ) col topo (battistrada). Oss passa per primo sull’ultimo GPM (Croix Blanche).Ai -53,5 km il gruppo raggiunge Louvel, poi si arrende Amador. Oss tira dritto dopo aver salutato cortesemente il costaricano. Il Trentino pedala in solitaria e in scioltezza, con un lungo rapporto, fino a 13,5 km dal traguardo. Bravo. Chapeu.
Temperatura sui 20-21 gradi (ieri 40), pioggia battente, vento fastidioso, molto nervosismo in gruppo, ripetuti saliscendi , il gruppo tocca punte di velocità anche di 70 all’ora. Si preparano i “treni “ al servizio dei velocisti. Non piove al traguardo. Asfalto asciutto. Comincia la bagarre. Ultimi cinque km a ritmo folle. Punte di 80 all’ora. Rotonde e spartitraffico complicano la preparazione della volata. Volatona da brividi, A 400 metri si scatena l’inferno. A 200 metri dalla linea d’arrivo sbuca Philipsen e vince limpidamente.
Da Roanne a Belleville en Beaujoulais di 169 km. Tappa che introduce un weekend per scalatori con cinque GPM abbordabili (nessuno di prima categoria), un traguardo volante dopo 93 km. Tappa mossa, perfetta per chi vorrà attaccare.
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