Lo spagnolo Carlos Rodriguez Cano, 21 anni alfiere del team Ineos Grenadiers ha vinto la 14 esima tappa del Tour de France tagliando il traguardo di Morzine in solitaria. Ha uccellato Pogacar e Vingegaard sorprendendoli a 5 km. dal traguardo mentre i marziani si controllavano in cagnesco. Il ragazzo della Ineos, nazionale spagnolo, ha coronato un sogno. Vittoria limpida, elegante inequivocabile. Vingegaard resta in maglia gialla con 10” di vantaggio sul sudanese.
ORDINE DI ARRIVO
Primo Rodriguez secondo Pogacar (+5”), terzo Vingegaard (+5”). A seguire Adam Yates (+10”), Kuss (+57”), Hindley (+1’46”), Gall (+1’46”).
TAPPA INTERAMENTE ALPINA
Tappa n.14, da Annemasse a Morzine, Alta Savoia, di km 152 l Partenza alle 13.23.Corsa caratterizzata da due punti strategici: la tremenda discesa dallo Joux Plane (1.619) con protezioni speciali come nelle piste da sci; e l’arrivo alla stazione turistica di Morzine, nel comprensorio sciistico Portes du Soleil che vanta 650 km di piste tra Francia e Svizzera. Un arrivo durissimo: negli ultimi 70 km, dopo tre tosti GPM (due di prima categoria), ci sono stati due vette di tutto rispetto: il Col de la Ramaz (13,9 km al 7,1%) e il Col de Joux Plane, un “Hors Categorie di quasi 12 km ed una pendenza attorno all’8% di media . Dopo una giornata di brividi, ritiri, ambulanze.
MAXI-CADUTA E TAPPA NEUTRALIZZATA
Colpo di scena nelle primissime battute.(al km 5,5). Brutta caduta nel gruppo principale, coinvolta una trentina di corridori. Subito gli organizzatori, considerata la gravità dell’accaduto, hanno deciso, con esemplare tempestività, di neutralizzare la corsa. Chi ci ha rimesso di più è stato lo spagnolo Antonio Pedrero (caricato in ambulanza) e il sudafricano Louis Meintjes (frattura della clavicola) È andata di lusso alla maglia gialla Jonas Vingegaard, rimasto in sella con una prodezza. Tra gli uomini di classifica è finito a terra l’australiano Jai Hindley, terzo nella generale. Nessun problema invece per Tadej Pogacar. La corsa è ripartita alle 13.57 dopo 20 minuti di stop. Ritirati anche Chaves e Petit.Poco dopo si sono ritirati altri due: James Shaw e Romain Bardet. Ii conto dei ritirati sale a 8 con Sinkekdam e da ultimo Rubén Guerriero.
IN EVIDENZA GIULIO CICCONE
L’abruzzese vince i due GPM iniziali di prima categoria, mette in tasca 20 punti, resta al comando con un gruppetto ben assortito e insidia la maglia a pois (montagna ) avendo conquistato il secondo posto alle spalle di Powless. Attacca in solitaria anche il penultimo GPM ma resta senza benzina. E passa per primo sul terzo GPM di giornata Van Aert davanti a Kelderman. Ultimi 30 km: in testa 12 uomini tra cui Vingegaard e Pogacar. Sull’ultima salita – tra le più importanti dell’intero Tour – restano al comando in sette tra cui Vingegaard e Pogacar. Con loro Kuss, Hindley, Rodriguez, Adam Yates e il sorprendente Gall. Ai -16 km restano al comando in tre: Yates, Pogacar e la maglia gialla. Subito dopo accelerazione feroce di Tadej che stacca Vingegaard ma il danese sembra reggere ad una quarantina di metri e lo raggiunge nello stretto giro di tre km. Duello spetacolare, tifosi in delirio. Vingegaard scollina per primo con un allungo bruciante. Ma una precedente rasoiata di Pogacar è stoppata da una moto della Gendarmeria. Discesa con punte di oltre 82 all’ora.
FINALE THRILLING
Ultimi 5 km. Rodriguez raggiunge e supera i due battistrada. Vola. Pogacar e Vingegaard sono raggiunti anche da Adam Yates. Vince Rodriguez in solitaria uccellando i due giganti con una sapienza tattica sorprendente in un ragazzo di soli 21 anni. Comunque grande spettacolo, emozionante fino all’ultimo metro. I “marziani” stanno esaltando il Tour.
LA TAPPA DI DOMENICA
La Carovana del Tour con la tappa festiva Les Gets Le Porte du Soleil-Saint Gervais Mont Blanc di 179 km arriva nel punto più vicino al territorio italiano, a pochi km dal tunnel del Monte Bianco che attraversa il confine Italo-francese unendo Valle D’Aosta e Alta Savoia. Ben 5 GPM di prima categoria con un dislivello di 4.483 metri. Traguardo a 1.372 metri.