È stato con i migliori scalatori del bigoncio fino a 20 km dal traguardo . Un sornione. Nascondendo bene, sotto la maschera di una bonaria indifferenza, una astuzia vigile e sottile.
E mentre i big si controllavano e si misuravano in strappi corti e velleitari, Kuss se n’è andato insalutato ospite.
Non l’hanno più ripreso nella discesa che portava al traguardo. Ci ha provato Valverde ma con i suoi 41 anni non ha potuto fare di più.
Comunque lo spagnolo è arrivato secondo a 24”. Pobagar è rimasto in maglia gialla senza alcun problema.È il più forte. Ha subito attacchi da tutti, a rotazione. E li ha azzerati tutti senza nemmeno doversi alzare mai dalla sella. Un dominatore.
Al Tour, una gara di gran caldo e ghiaccio
Tre GPM tutti di prima categoria. Col tetto del Tour, l’iconico Envalira, il passo più alto dell’intera catena dei Pirenei, nonché il più alto in Europa . Un valico posto a 2.409 metri, aperto tutto l’anno.
Primo in solitaria Quintana, secondo Van Aert. I corridori l’hanno affrontato dopo 146 km e dopo tre asperità: Olette ( 627 metri ), Mont Louis ( 1.560 metri; salita di 8,4 km al 5,7% ).
E il Puymrens, Pirenei orientali: una impennata di 5,8 km al 4,7% che ha preparato all’Envalira.
Quindi una discesa molto tecnica prima di infilarsi sul Col de Beixallis che ha il valico a 1.795 metri.
Il Tour nel paradiso fiscale
Siamo già nel piccolo Principato di Andorra, paradiso fiscale tra Francia e Spagna. Un micro stato ( è la sesta nazione più piccola d’Europa ) dove si parla più il catalano del francese.
L’arrivo nella capitale La Vielle ( 1.005 metri ). La tappa è stata caratterizzata dalla fuga iniziale 32 corridori (tra cui Nibali, Ballerini, che Alaphilippe,Van Aert) che a 100 km dall’arrivo avevano accumulato 9’36”sul gruppo maglia gialla. E a 68 km il ritardo è salito a 10’06. Poi una reazione significativa.
Il primo perché lascia il Tour per le Olimpiadi. Il secondo perché primo azzurro, dimenticato dalle convocazioni per Tokyo nonostante una buona gamba.
Ma non mancano neanche le parole per il team belga Deucenink-Quick Step che alla Grand Boucle ha già messo a segno cinque tappe di cui quattro con Cavendish.
Domani Nibali torna a casa per poi volare a Tokyo con la squadra selezionata dal c.t. Cassani. Lunedi 12 giornata di riposo. Poi ancora sei tappe e gran finale a Parigi domenica 18 luglio.