Al Tour de France, il talento britannico Tom Pidcock, 22 anni, alfiere della Ineos, oro olimpico di cross country, ha vinto in solitaria la tappa regina del Tour.
Ha tagliato il mitico traguardo dell’Alpe d ’Huez a braccia alzate, scuotendo la testa per l’incredibile impresa. Secondo a 50” il sudafricano bianco Meintjes. Decimo Ciccone.
CLASSIFICA GENERALE
Primo sempre Vingegaard. A seguire: Pogacar + 2’22; Geraint Thomas + 2’26”; Bardet + 2’35”; Adam Yates 3’44”; Quintana 3’58”; Gaudu 4’07”; Pidcock 7’39”.
SECONDO TAPPONE ALPINO
Dodicesima frazione ricca di emozioni, insidie e sorprese . Da Briancon all’Alpe d’Huez di 165 km. È il giorno della festa nazionale francese dal 1880 (nella ricorrenza della presa della Bastiglia, simbolo del vecchio regime, e della Federazione del 1790).
Ma anche il giorno che celebra i 70 anni della prima, trionfale ascesa di Fausto Coppi che qui conquistò la maglia gialla e poi la portò fino a Parigi. Era il 1952. Tappa con tre GPM durissimi: il Galibier percorso al contrario rispetto alla frazione precedente (valico a 2.642 metri); passa per primo Perez.
A seguire la Croix de Fer (2.067 m.) passo nelle Alpi del Delfinato ; una arrampicata di 28,1 km al 5%. Infine la salita all’Alpe d’Huez, 21 tornanti in 13,8 km all’8,1% di media e punte dell’11,5% a 4 km dalla linea d’arrivo. Dislivello di 1.090 metri. In maglia gialla il danese Jonas Vingegaard, 25 anni, capitano della corazzata olandese Jumbo Visma, passista-scalatore, secondo al Tour 2021 dietro a Pogacar.
Il via alle 13.20, velocità altissima, scatti contrattacchi. A 100 km dal traguardo vive la fuga di Powless e Pidcock tallonati da 7 corridori tra cui Ciccone e Froome. Grande caldo nelle vallate, 35-36 gradi. Alto utilizzo di borracce. Ghiaccio sul collo. Fondamentale idratarsi. A 54 km dal traguardo, al valico della Croix de Fer, passa per primo Giulio Ciccone, secondo Powless. Froome quarto.
La maglia gialla è transitata con 4’46” di ritardo, ben protetto da cinque Jumbo Visma. E Pogacar c’è. Discesa folle con punte di 85 km/h. Quindi la salita conclusiva: all’attacco sono rimasti in cinque. Cioè Ciccone, Froome,Pidcock, Powless, Meintjes. Sono stati 13,8 km durissimi, il gruppo in ritardo di 6’08”. In testa la Jumbo Visma.
Folla straripante. Urla. Fumogeni. Bandiere al vento. In tutti i 21 tornanti iconici. Rifornimenti speciali per il gran caldo fino a 5 km dalla linea d’arrivo. Borracce ghiacciate. Acqua gelata “sparata” in faccia. A 7 km dal traguardo ha allungato l’inglese Pidcock staccando i compagni di fuga. Uno spettacolo. Dietro un duello fra Pogacar e Vingegaard entusiasmante.
TAPPA N. 13 DEL TOUR (venerdì 15 luglio 2022)a
Da Le Bourg-d’Oisans a Saint-Etienne. Dalla Val d’Isere al capoluogo del dipartimento della Loira. Sono 193 km pianeggianti, preludio di un weekend abbordabile: sabato frazione di media montagna, domenica tappa pianeggiante di 200 km. Lunedì 18 riposo a Carcassone, città fortificata della Occitania (capoluogo Tolosa). Restano sei tappe. Conclusione domenica 24 luglio a Parigi. Il Tour è ancora lungo.