Trapattoni rischia “esonero” da Rai per i troppi “porcozio”

di Danilo Meconio
Pubblicato il 31 Marzo 2016 - 10:48 OLTRE 6 MESI FA
Trapattoni rischia "esonero" da Rai per i troppi "porcozio"

Trapattoni rischia “esonero” da Rai per i troppi “porcozio”

ROMA –  Trapattoni rischia “esonero” da Rai per i troppi “porcozio”. Un “porca putt..” che gli scappa all’ennesimo passaggio sbagliato da Okaka. Un “porcozio” (che bestemmia non è, ma che comunque la richiama) che è diventato un vero e proprio tormentone al punto da finire come hashtag su Twitter. La sgangherata e roca seconda voce di Giovanni Trapattoni alla catastrofica amichevole dell’Italia in Germania (i tedeschi hanno rifilato quattro schiaffoni ai ragazzi di Antonio Conte) ha fatto discutere e continua a farlo. Anche e soprattutto in Rai.

Perché, stando a quanto racconta su Repubblica Antonio Dipollina, c’è chi dalle parti di viale Mazzini si interroga su un possibile esonero del Trap, non dalla panchina ma dal.. microfono. La questione è semplice: Trap ha 77 anni, una parlantina non sempre (eufemismo) chiara, e una preoccupante inclinazione all’esclamazione e alla parolaccia facile. Se parte un porcozio per un’amichevole che contava solo per il prestigio chi garantisce a Mamma Rai che durante una partita che conti lo zio non diventi qualcosa di peggio? Per questo, spiega Dipollina, con l’avvicinarsi degli Europei in Rai studiano un “ricollocamento” del Trap in un contesto più tranquillo, come per esempio il commento tecnico post partita.

Lui, l’uomo del “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”, ha fatto chiaramente capire che il suo registro è quello e che non ha nessuna intenzione di cambiare. Prendere o lasciare, insomma. E lo ha detto alla Trapattoni, arrabbiandosi con i “soloni” che lo criticano:

“A me non me ne frega niente delle opinioni di questi soloni – spiega il Trap all’Ansa – Le opinioni sono come le palle, ognuno ha le sue. Ripeto, non-me-ne fre-ga-nul-la – scandisce – Io sono nel calcio da 50 anni e qualcosa ho contato. Delle opinioni degli altri non me ne frega nulla. Io non faccio il giornalista ma vivo le situazioni tecniche e vivo il calcio in maniera genuina», ricorda il Trap a quanti irridono al suo apporto televisivo. «Ognuno faccia il suo mestiere – chiude – e chi vuole fare bla bla bla lo faccia pure. A me non me ne frega niente di queste opinioni e di questi soloni”.